11 maggio 2013
«E’ stato un anno di grandi risultati, sacrifici e abnegazione». Giorgio Chiellini sintetizza così la trionfale cavalcata della Juventus. «Se siamo arrivati a festeggiare questo scudetto così in anticipo - continua il difensore con al collo la medaglia di Campione d’Italia - è perché non abbiamo mai mollato. Ci siamo confrontati contro il Bayern, la squadra più forte del mondo, ma non abbiamo mai perso di vista il nostro obiettivo. L’Inter nello scontro diretto ci ha risvegliato da una realtà magica, ma che non era la verità, perché ci sentivamo imbattibili. Invece quella sconfitta è stato un passo falso salutare che ci ha riportato con i piedi per terra e dopo un periodo di appannamento a gennaio siamo ripartiti. Ci meritiamo questo scudetto».
Uno scudetto vinto grazie ad ogni goccia di sudore versato da tutto il gruppo. Un gruppo unito, compatto, nel quale Giorgio è leader indiscusso. «A chi non rinuncerei mai dei miei compagni? A Simone Pepe, perché sono molto legato a lui, perché in questa stagione ha sofferto tanto. Mi auguro di rivederlo in campo, decisivo come l’anno scorso. In realtà però non rinuncerei mai a nessuno, perché, soprattutto quando vinci, si vuole continuare con tutti i tuoi compagni di viaggio».
A maggior ragione, si vuole continuare con il condottiero, Antonio Conte: «Siamo nel pieno del nostro ciclo, del quale lui è l’artefice principale. Vogliamo crescere insieme e continuare a seguirlo»
E che Conte abbia svolto un ottimo lavoro lo dimostra la chiosa di Giorgio che, pur in una giornata di festa si rammarica per non aver vinto contro il Cagliari: «Spiace, perché con un po’ più di attenzione avremmo potuto scrivere un’altra pagina indelebile di storia»
