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In bocca al lupo Sir Alex

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In bocca al lupo Sir Alex
In bocca al lupo Sir Alex
In bocca al lupo Sir Alex

«La Juventus è stata un esempio per il mio Manchester United. Facevo vedere ai miei giocatori le videocassette della squadra di Lippi e dicevo: non guardate la tattica o la tecnica, quella ce l'abbiamo anche noi, voi dovete imparare ad avere quella voglia di vincere». Chiunque ami la Juve, nel leggere queste frasi, non può non provare un profondo moto di orgoglio. Non solo perché i suoi colori sono portati ad esempio, ma soprattutto perché quelle parole sono di Sir Alex Ferguson: un monumento dello sport, non solo del calcio, non solo dei Red Devils. Quando questa mattina è stata ufficializzata la sua decisione di lasciare a fine stagione, quelle parole sono subito tornate alla mente. Perché, evidentemente, nella recente vittoria della sua 13° Premier League, la 20° dello United, nei 38 trofei, tra cui due Champions, conquistati nei 26 anni a Manchester, c’è anche un po’ di Juve: quella voglia di vincere dei bianconeri di cui parlava, Ferguson è riuscito a trasferirla alla sua squadra, portandola ai vertici del calcio mondiale.

Allo stesso modo, per la Juventus, Sir Alex è sempre stato un punto di riferimento per la perseveranza e la professionalità che hanno contraddistinto la sua carriera. Una personalità enorme, ma mai ingombrante. Un modello di sportività, di lealtà, di fedeltà al suo club. Semplicemente, un esempio da seguire.

Con il suo United, la Juve ha dato vita a partite memorabili e, quando le due squadre si troveranno ancora di fronte, sarà tremendamente strano non vederlo seduto in panchina a guidare i suoi uomini, ma sarà bello ricordare insieme quelle sfide del passato. In bocca al lupo Sir Alex, è stato un onore aver diviso il campo con Lei.

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