06 maggio 2013
«Una Juve vincente, questa è la mentalità che volevamo». Pavel Nedved, che di successi se ne intende, riconosce nella squadra che ha conquistato lo scudetto con tre giornate di anticipo il dna bianconero. «Sono stati bravissimi, sia l’allenatore che il gruppo di calciatori - continua il Pallone d’Oro ai microni di Sky Sport - Credo siano migliorati rispetto all’anno scorso quando hanno vinto, bisogna fargli solamente i complimenti. L’uomo simbolo del successo? È difficile sceglierne uno, credo che i meriti vadano soprattutto ai ragazzi e all’allenatore perché, come dicevo, sono migliorati sotto tanti aspetti perché poter andare avanti in Champions League e vincere lo scudetto con questo vantaggio è una cosa molto difficile. Grande merito va anche al nostro Presidente, perché lui ha scelto tre anni fa questa dirigenza che sta lavorando tantissimo».
Ora si deve proseguire su questa strada: «I prossimi passi li abbiamo sentiti dalla bocca del nostro direttore generale Beppe Marotta e dal nostro allenatore, sicuramente di vederci perché dopo due scudetti e una Supercoppa vinta, ovviamente ci sono altri obiettivi da raggiungere e bisogna sedersi a parlare per capire come possiamo migliorare e di cosa c’è bisogno per vincere ancora».
