18 novembre 2013
Antonio Conte ha già vinto molto in carriera, ma ricevere un riconoscimento davanti alla propria famiglia è sempre particolare. E il tecnico bianconero lo ha ammesso candidamente, ritirando il “Premio Viareggio Sport Gherardo Gioè”, giunto alla 29° edizione: «Sono emozionato, perché ci sono anche mia moglie e mia figlia», ha spiegato Conte mentre riceveva, nel Centro Congressi Principi di Piemonte, il premio assegnato ogni anno, dal 1985, a personaggi dello sport locale e nazionale.
«Ringrazio gli organizzatori – ha proseguito Conte – per avermi dato un riconoscimento tanto prestigioso, che oltretutto viene da una città nella quale sono nati allenatori importanti, come Fascetti e Lippi».
Fascetti, presente alla premiazione, è stato il primo allenatore di Conte e ha spiegato di aver riconosciuto subito in lui le qualità per poter guidare una squadra: «Mi fece esordire a 16 anni – ha ricordato il tecnico bianconero - dimostrando che anche i ragazzi giovani possono giocare, vedi Pogba… E’ stato un maestro di vita, non solo per quanto riguarda il calcio.».
Da Fascetti a Lippi, altro viareggino doc e «l'unico ad aver vinto due Champions, una in Europa e una dall'altra parte del mondo - ha concluso Conte - Entrambi sono stati due maestri per me e sono felice di essere qui a ritirare questo premio anche perché loro sono nati qui, in una terra con tanti juventini. A chi dedico il premio? Alla mia famiglia, cui spesso tolgo del tempo per concentrarmi sul lavoro e non lasciare niente al caso, e alla società e ai ragazzi, che hanno sempre creduto in me fin dal primo giorno».
