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Buffon: «Mai stanco di vincere»

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Buffon: «Mai stanco di vincere»
Buffon: «Mai stanco di vincere»
Buffon: «Mai stanco di vincere»

«La Lazio è sempre stata un’avversaria ostica e difficile da battere. Ha sempre portato a casa punti importanti e, nel caso della Coppa Italia, la qualificazione. Abbiamo grande rispetto per questa squadra». Gigi Buffon, come d’abitudine, mantiene un sano realismo e non si nasconde le difficoltà della sfida di Supercoppa contro i biancocelesti, ma è pronto a lottare fino all’ultimo per dare una nuova soddisfazione ai proprio tifosi, pronti a colorare ancora una volta l’Olimpico di bianconero: «Ci hanno sempre seguito in massa, sostenendoci alla grande. Ricordo la finale di Coppa Italia contro il Napoli giocata qui: per noi è stata una delusione cocente, perché ci sarebbe piaciuto festeggiare con il nostro pubblico. Ora abbiamo un’altra occasione e speriamo di sfruttarla, perché non ci si stanca mai di festeggiare quando si vince. Appagati dopo due scudetti consecutivi? Lo escludo. Quando ci sono partite secche, con in palio un trofeo, non ci può essere questo rischio».

La Juve si è rinforzata a detta di tutti, ma per Gigi dovrà essere il campo a dimostrarlo: «Gli sforzi della società sono stati e ora sulla carta abbiamo una rosa migliore, ma tutto questo lo dovrà confermare il nostro atteggiamento quotidiano, la nostra predisposizione al sacrificio e la voglia di continuare a stupire».

Buffon dedica quindi un pensiero a due dei prossimi avversari: al compagno di Nazionale Marchetti e a Miroslav Klose, pericolo pubblico numero uno che non ha mai segnato contro la Juve. «Quando ho letto questa statistica ho provato un brivido - racconta Gigi parlando dell’attaccante tedesco - perché quando hai a che fare con certi giocatori è normale prima o poi pagare dazio. Mi auguro che non sia domani o che, se proprio dovesse accadere, che la Juve riesca comunque a conquistare il trofeo. Quando a Federico, è il classico esempio da far conoscere ai bimbi: si è costruito giorno dopo giorno con sudore e sacrifici, affrontando anche strade impervie. La sua voglia di migliorarsi l’ha portato a essere un portiere importante a livello internazionale. E’ un ragazzo di cuore, che sta benissimo nel gruppo e che sa farsi apprezzare. Mi levo tanto di cappello di fronte a lui»

Così come Conte, anche Buffon ringrazia la Roma per aver messo a disposizione il centro di Trigoria: «E’ stato un gesto di sportività che, tramite la stampa, andrebbe alimentato e non strumentalizzato in negativo, dando voce a chi non ha nulla a che vedere con lo sport. Noi ci siamo comportati con grande rispetto, come giusto fare quando si è in casa d’altri, e sono convinto che loro farebbero lo stesso se dovessero venire a Vinovo».

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