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Conte: «C'è solo il presente»

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Conte: «C'è solo il presente»
Conte: «C'è solo il presente»
Conte: «C'è solo il presente»

«Conta solo il presente. E il presente si chiama Sassuolo». Il messaggio di Antonio Conte è chiaro: Istanbul va dimenticata immediatamente e il modo migliore per farlo è rituffarsi in campionato e concentrarsi sugli obiettivi immediati. La volontà dell'allenatore però cozza con quella dei giornalisti presenti alla conferenza stampa tenuta alla vigilia della sfida contro i neroverdi. Il tema più battuto è l'eliminazione dalla Champions, accompagnata da un clamore a tratti davvero eccessivo. Qualcuno ha addirittura parlato di fallimento e la risposta di Conte è affidata al sarcasmo: «Fallimento? E perché? Forse perché non abbiamo vinto la Champions League? Ah, certo, l'avevo messa come primo obiettivo e avevo sempre parlato di triplete...».

L'eliminazione brucia, certo, ma certi giudizi post Istanbul lasciano qualche perplessità se addirittura viene discusso Carlos Tevez, “colpevole” di non aver segnato in Champions: «Questo è relativo, anche perché i miei parametri di valutazione sono differenti – ribatte il tecnico - La prestazione dell'attaccante per me non dipende dal gol. E Carlos in Turchia è stato un leader, giocando come un leone nonostante le condizioni difficili del terreno. E' un grandissimo acquisto non solo come calciatore, ma come persona, per il carisma e l'esperienza che ci ha portato».

«Vincere la Champions è una giusta ambizione – spiega Conte – perché si deve sempre alzare l'asticella, ma servirà entusiasmo, passione, pazienza... Servirà tempo. Non si può volere tutto subito e pensare che dall'oggi al domani si possa competere contro squadre più strutturate. Oggi la Champions non è più come quando giocavo io: ci si scontra con corazzate di livello mondiale, contro le quali non si può competere a livello economico e credo sarà dura vedere una squadra italiana in finale nei prossimi anni. La scorsa stagione siamo arrivati ai quarti e siamo stati eliminati dal Bayern Monaco, mentre quest'anno il cammino non è stato buono all'inizio e abbiamo pregiudicato il nostro percorso. Non saremmo dovuti arrivare a giocarci la qualificazione nell'ultima partita. Non è la nostra prima caduta, anzi, quest'anno ci è capitato due volte di fila contro Fiorentina e Real Madrid. Chi fa sport sa che si può vincere perdere e si deve essere preparati in ambedue i casi. Dovremo rialzarci anche questa volta».

E l'occasione arriva immediatamente con la sfida contro il Sassuolo, una squadra che ha bloccato in casa Roma e Napoli, le nostre due concorrenti più vicine in classifica. Dovremo essere bravi a pensare subito a questa partita, dimenticando ciò che è stato, consci di vivere una fase delicata del campionato».

Riguardo alla formazione, in attacco e a centrocampo e scelte sono limitate: «Vucinic non è disponibile, Giovinco ha preso un altro calcio e ieri non si è allenato. Mancano Pirlo e Marchisio... Asamoah interno potrebbe essere una soluzione», conclude Conte.

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