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Il Grifone si inchina alla Signora

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Il Grifone si inchina alla Signora
Il Grifone si inchina alla Signora
Il Grifone si inchina alla Signora

Allo Stadium non aveva ancora perso ed era tempo che anche il Genoa si allineasse con il resto delle squadre italiane. La Juve cancella Firenze e Madrid con una prova di forza quasi imbarazzante. Non tanto per il punteggio, che sarebbe potuto essere ben più corposo senza il talento del giovane Perin tra i pali della porta rossoblu, quanto per lo strapotere mostrato, con la squadra di Gasperini costretta a subire praticamente in ogni fase della gara.

Fin dall’inizio il Genoa difende con sei uomini in linea, con Vrsaljko e Antonelli più terzini e che esterni di centrocampo, ma la Juve è pimpante e ci mette poco a schiacciare i rossoblu. Alla prima incursione in area Pogba, servito da Llorente, termina a terra dopo un contatto con Portanova, ma Doveri lascia correre. La combinazione si ripete al 12’, con lo spagnolo bravissimo a liberare il francese solo davanti a Perin che, complice un’indecisione di troppo, riesce a respingere. Il portiere genoano è ancora protagonista quando dopo un’uscita avventata riesce comunque a ribattere il tocco ravvicinato di Llorente.

Il Re Leone è un punto di riferimento prezioso per la manovra, dimostra di aver ormai affinato l’intesa con Tevez e permette ai compagni più soluzioni offensive: non solo palloni alti per sfruttarne i centimetri, ma anche scambi stretti, grazie a doti tecniche non banali. La partita è a senso unico: Vidal centra una traversa clamorosa dal limite e Chiellini alza toppo la mira deviando di testa il cross di Pirlo dalla bandierina. Il Genoa si difende come può e Biondini ricorre spesso alle maniere forti. Doveri lo grazia per due interventi su Tevez, poi, al 23’, punisce con il rigore l’atterramento di Asamoah. Vidal dal dischetto firma il meritatissimo vantaggio.

Il raddoppio potrebbe essere immediato, ma Perin ha ottimi riflessi. Al 25’ Tevez va in fuga sulla sinistra e serve l’accorrente Pirlo: il dribbling delizioso e il destro piazzato nell’angolino vengono vanificati dalla reattività del portiere rossoblu.

Biondini rischia di combinare il secondo pasticcio della giornata quando si fa soffiare il pallone da Pogba in area e deve ringraziare la smania di segnare del francese che, invece di servire Tevez meglio piazzato, cerca la conclusione a giro, mancando la porta.

Nessun problema, l’Apache si rifà poco dopo: al 36’ riceve in area da Asamoah, manda a spasso Vrsaljko con una finta e scarica in rete il sinistro che vale il 2-0.

Buffon assiste al finale di tempo da spettatore non pagante: la Juve nei primi 45 minuti non concede neanche un tiro nello specchio agli avversari e Gasperini deve necessariamente intervenire, mandando in campo a inizio ripresa Konate e e Fetfatzidis al posto di Gilardino e Antonelli.

Il doppio cambio non sortisce effetti e i bianconeri continuano l’assedio, come se la gara fosse in parità. Perin è ancora fenomenale quando respinge la fiondata di Tevez e il tap-in di Llorente, poi blocca un non irresistibile sinistro di Vidal. Il Re Leone cerca anche il sinistro da fuori area, alzando troppo la mira, poi lascia il posto a Giovinco, mentre poco prima era entrato De Ceglie per Asamoah.

Un fisiologico calo nel finale permette al Genoa quantomeno di affacciarsi fino alla tre quarti bianconera, ma il massimo che ne esce è un traversone di Konate sporcato da Chiellini, in anticipo su Fetfatzidis.

Termina 2-0 e, anche se sarebbero potuti essere molti di più, va bene così. La Juve tiene la propria porta inviolata, ritrova la vittoria e strappa applausi a scena aperta. Il Genoa esce dallo Stadium senza mai aver impegnato Buffon e il pubblico torna a casa con la netta sensazione che la squadra schiacciasassi, che annichilisce gli avversari, senza lasciare loro né respiro, né alcuna possibilità di vittoria, sia definitivamente tornata.

JUVENTUS-GENOA 2-0

RETI: Vidal (rig) 23’ pt, Tevez 36’ pt

JUVENTUS Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal (42’ st Padoin), Pirlo, Pogba, Asamoah (27’ st De Ceglie); Tevez, Llorente (30’ st Giovinco) A disposizione: Storari, Rubinho, Caceres, Ogbonna, Peluso, Motta, Marchisio. Allenatore: Conte

GENOA Perin; Antonini, Portanova, Manfredini, Marchese; Vrsaljko, Biondini, Kucka, Antonelli (1’ st Fetfatzidis); Bertolacci (34’ st Centurion); Gilardino (1’ st Konate) A disposizione: Donnarumma, Bizzarri, Gamberini, Sturaro, Sampirisi, Lodi, De Maio, Cofie, Stoian Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Doveri ASSISTENTI: Posado, Marrazzo QUARTO UFFICIALE: Ghiandai ARBITRI D’AREA: Russo, Mariani

AMMONITI: 7’ pt Tevez, 11’ st Fetfatzidis

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