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Il Milan in trasferta

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Il Milan in trasferta
Il Milan in trasferta
Il Milan in trasferta

Una sconfitta e due pareggi. Il bilancio del Milan in trasferta nel campionato 2013-14 parla di finali convulsi, nei quali i rossoneri per ben due volte sono riusciti a rimontare un doppio svantaggio in piena zona Cesarini. Due punti pesanti, che migliorano la classifica della squadra di Allegri, partita con una brutta sconfitta a Verona, campo tradizionalmente “fatale” dallo scudetto perso nel 1973 proprio a favore della Juventus di Cestmyr Vycpalek.

Al Bentegodi non è bastato ai rossoneri un netto predominio nel possesso palla, l’aver trascorso il doppio del tempo nella metà campo altrui rispetto a quanto fatto dai padroni di casa e – soprattutto – l’essere passati in vantaggio con Poli dopo appena un quarto d’ora. Luca Toni è stato protagonista di un uno-due che ha capovolto la situazione, a differenza di Balotelli al quale non sono bastate 5 conclusioni per trovare la via della rete.

Alla terza giornata, il Milan ha pareggiato 2-2 allo stadio Olimpico di Torino. Contro i granata di Ventura, i rossoneri sono andati sotto nella ripresa per effetto di un’invenzione di D’Ambrosio e di un morbido pallonetto di Cerci a tu per tu con Abbiati. Nei minuti di recupero Muntari e un rigore trasformato da Balotelli hanno riequilibrato il punteggio.

Anche a Bologna, in una gara terminata 3-3, è successo un po’ di tutto per determinare la X nella schedina. A inizio partita Poli ha siglato lo 0-1 (l’ex doriano è l’unico giocatore della serie A ad essere andato in rete due volte nel primo quarto d’ora). Come già Toni a Verona, anche al Dall’Ara un giocatore ha siglato due reti e in questa circostanza il merito è stato di Laxalt al suo esordio in serie A. Un gol di Cristaldo dopo l’ora di gioco sembrava avere determinato la terza sconfitta in campionato per il Milan, la seconda consecutiva dopo l’1-2 con il Napoli. Invece, in quella che ormai si può chiamare zona Milan, Robinho e Abate hanno siglato le reti del 3-3. Un risultato che i dati statistici considerano giusto perché i milanesi hanno comunque creato moltissimo, ben 11 opportunità da gol.

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