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Marotta: «A Madrid annullato il gap tecnico»

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Marotta: «A Madrid annullato il gap tecnico»
Marotta: «A Madrid annullato il gap tecnico»
Marotta: «A Madrid annullato il gap tecnico»

«A Madrid siamo stati sconfitti solo per alcune decisioni arbitrali che ci hanno danneggiato». Giuseppe Marotta, al termine dell’Assemblea degli Azionisti tenutasi allo Juventus Stadium, torna sulla gara del Bernabeu e ribadisce il disappunto per un risultato immeritato: «A livello economico esiste ancora un gap, ma sul campo l’abbiamo colmato. Siamo stati danneggiati da alcune decisioni arbitrali, ma a livello internazionale le valutazioni sui falli sono diverse rispetto a quelle dei fischietti italiani. Anche il presidente federale e quello dell’AIA hanno valutato negativamente l’arbitraggio di mercoledì e ci auguriamo che Collina valuti attentamente le direzioni di gara in una competizione che incide molto nell’economia di un club e nella quale, essendo un torneo, gli episodi possono risultare decisivi».

Marotta fa poi il punto sulla situazione contrattuale di Vidal e Pogba: «Per il primo abbiamo raggiunto un accordo di massima e siamo ai dettagli finali. Al momento opportuno annunceremo il prolungamento del contratto. Il giocatore vuole stare con noi e continuare la sua esperienza alla Juventus, dove è convinto di potersi togliere tante altre soddisfazioni. Nelle prossime settimane prolungheremo anche con Pogba. La sua è stata un’esplosione repentina. Il primo contratto era stato prudenziale, perché si trattava di una promessa, ma ora è diventato una realtà».

E se per Vidal e Pogba le firme sono imminenti, per Conte «basta una stretta di mano. Nessuna società si priverebbe di una allenatore vincente e non esistono i presupposti perché si possano interrompere i rapporti con lui. Conte stesso è dispiaciuto per questo voci che circolano, perché si cerca di destabilizzare un ambiente che invece è molto coeso».

Infine il punto sul caso Mutu, dopo la decisione Camera di Risoluzione delle Vertenze della FIFA di costringere la Juventus a pagare il Chelsea per il tesseramento del rumeno: «La diatriba legale era tra il Chelsea e il giocatore e siamo stati coinvolti a verdetto pronunciato, quasi senza poterci difendere. Lo faremo nei gradi di giudizio ancora permessi, perché riteniamo sia un provvedimento iniquo»

«Stiamo preparando ricorso - conclude l’amministratore delegato Aldo Mazzia - Siamo stati sorpresi da questa sentenza avversa e abbiamo ottime probabilità di far valere le nostre ragioni. Ora ci sono due percorsi: il Tas e, se fosse necessario, la Corte federale Svizzera».

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