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#MilanJuve, tra passato e presente

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L’ultimo successo in campionato della Juventus a San Siro con il Milan risale al torneo 2010-11, quando la formazione guidata da Luigi Del Neri sconfisse i rossoneri di Allegri per 1-2 grazie al colpo di testa di Quagliarella e a un tiro di Del Piero su splendida ripartenza, rendendo vano il tentativo di rimonta, limitato al punto della bandiera ad opera di Ibrahimovic. Sono trascorsi tre campionati e molti protagonisti sono cambiati nelle due squadre. Rispetto all’undici di partenza, il Milan ha ancora nelle sue fila Abbiati e Bonera, mentre Pirlo veste oggi il bianconero e l’attuale mister Seedorf prese il posto a venti minuti dal termine di Boateng. Nella Juve c’erano in campo Storari, Bonucci e Marchisio, con Pepe subentrato a De Ceglie sul finire del primo tempo per l’infortunio dell’esterno sinistro.

Nel corso del tempo, Milan-Juventus è terminata con lo stesso punteggio (1-2) in altre 3 circostanze. Nel 1926 il successo è fondamentale per alimentare le speranze scudetto che si concretizzeranno a fine torneo, con la conquista del primo titolo della gestione di Edoardo Agnelli (il secondo per la Juventus). Nel 1940 è Bellini a regalare ai bianconeri la vittoria, dopo i gol dello juventino Buscaglia e il pareggio del milanista Boffi. Infine, nel 1953, lo svedese Nordahl risponde al gol bianconero del danese Praest: a decidere la sfida nella ripresa ci pensa Giampiero Boniperti con una prodezza che supera Lorenzo Buffon, secondo cugino del nonno del nostro Gigi.

Un presente paradossale. Il Milan 2013-14 vive di estremi e – perciò di paradossi. Nel primo quarto d’ora di gara, solo Napoli e Juventus hanno registrato un andamento migliore. E - contemporaneamente – se si considera la zona Cesarini – nessuna squadra ha il saldo positivo dei rossoneri, che hanno guadagnato 5 punti in classifica, grazie soprattutto ai tre gol decisivi di Mario Balotelli, che nel finale si accende. Suoi gli exploit che hanno permesso al Diavolo di pareggiare in extremis a Torino con i granata, di iniziare la rimonta che a Cagliari avrebbe poi completato Pazzini e – infine – di superare il Bologna. Il vero paradosso è ciò che sta in mezzo tra queste due fasi temporali, se già si considera che la classifica parziale dei risultati ottenuti nei primi 45 minuti vede il Milan addirittura al tredicesimo posto.

Il Milan è anche l’unica squadra ad avere pareggiato già due partite trovandosi sotto di due reti. Si è verificato nel 3-3 di Bologna e nel 2-2 con il Torino all’Olimpico.

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