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Pepe: «Fuori, ma con il sorriso»

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Pepe: «Fuori, ma con il sorriso»
Pepe: «Fuori, ma con il sorriso»
Pepe: «Fuori, ma con il sorriso»

Tra tre giorni, domenica 17 novembre, per Simone Pepe ci sarà un anniversario da ricordare. Esattamente 362 giorni fa, entrando nel finale della partita contro la Lazio allo Juventus Stadium, l’esterno romano ha giocato la sua ultima partita ufficiale con la Prima Squadra.

Un anno difficile, caratterizzato da un infortunio maledetto, da un intervento chirurgico e una serie di ricadute e ripartenze. Ora una data “x” per il ritorno definitivo non c’è ancora, ma Pepe può guardare al futuro con ottimismo. Quello stesso ottimismo che non gli è mai mancato, anche nei momenti più bui. Di questo e di tanto altro, Simone ne ha parlato con Sky e Jtv. «È difficile stare fuori senza giocare per uno che lo fa di mestiere. Purtroppo ho avuto questo problema grave al flessore che tutti pensavamo si risolvesse dopo l’operazione, invece ci sono state altre complicazioni per via della cicatrice. Ora sembra che tutto si sia risolto. Corro e tocco il pallone per questo credo di avere buone possibilità di rientrare».

L’incubo potrebbe presto arrivare al fondo. E questo lungo periodo di inattività diventare un ricordo, non certo piacevole ma cui trarre indicazioni utili per il futuro. «In questi mesi tutti mi sono stati vicini – ha continuato Pepe -. Dai tifosi alla società. Non sono mai mancato un giorno da Vinovo e vedere la squadra da fuori è una cosa che logora, ma ho sempre voluto stare vicino ai miei compagni. Così come loro hanno aiutato me, io provo ad aiutare loro, con un sorriso e una battuta. Nel giorno dello Scudetto, quando Vidal è venuto ad abbracciarmi dopo il gol, è stato davvero toccante. Il mio carattere e la famiglia mi hanno dato la forza per non mollare e superare anche i pochi dubbi che sono sorti. Non mollerò fino a quando non sarò rientrato».

Un Pepe costretto quindi a dare il suo apporto solo nello spogliatoio o a bordo campo. Un aiuto comunque fondamentale per una Juve che non hai smesso di vincere. «Il gruppo è sempre stato la nostra forza e anche i nuovi arrivati si sono subito integrati, dandoci la possibilità di crescere ancora sotto l’aspetto della fisicità e della qualità. La squadra è molto forte e ha dimostrato che quando gioca da Juve può lottare alla pari con tutti. In campionato ha fatto benissimo anche se non ha ancora raggiunto il massimo. Per il resto mi ha sorpreso la Roma, non era facile dopo il finale della scorsa stagione, invece si sono ripresi e devo fare loro i complimenti per la prima parte di campionato».

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