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Storari: «Il campo dimostrerà il nostro valore»

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Storari: «Il campo dimostrerà il nostro valore»
Storari: «Il campo dimostrerà il nostro valore»
Storari: «Il campo dimostrerà il nostro valore»

Una parentesi di ciclismo dopo tanto calcio. È stata una domenica speciale per Marco Storari e Simone Emmanuello. Il portiere e il giovane centrocampista della Primavera sono stati protagonisti al 50° Giro della Valle d’Aosta che si è chiuso nel pomeriggio ad Aosta, premiandone i vincitori.

A margine della premiazione, tenutasi sotto il celebre Arco di Augusto, Storari ha incontrato i giornalisti. L’occasione per parlare del ritiro, della stagione che attende i bianconeri e anche della sua situazione.

Per un Giro di Valle d’Aosta che si chiude, c’è un campionato di Serie A che è ancora lontano dalla sua partenza. Ma con la Juventus considerata già da tutti favorita. Un ruolo che in casa bianconera nessuno vuole snobbare. «Sicuramente partiamo bene – ha detto Marco – se non altro perché arriviamo da due Scudetti di fila. In più la società ha comprato altri ottimi giocatori. Siamo consapevoli di partire favoriti, ma come sempre sarà il campo a dover dimostrare il nostro valore. Noi cercheremo di mettercela tutta per vincere».

Per puntare al terzo Scudetto consecutivo, la squadra ha iniziato a lavorare duro sul campo. La classica “cura Conte” è iniziata con le temute ripetute. Storari, esente dagli esercizi per il suo ruolo di portiere, può comunque testimoniare gli effetti lasciati sui compagni. «È normale che sono soprattutto i nuovi e i giovani a faticare di più in questi primi giorni. Gli altri conoscono bene il mister e sono più abituati. Sappiamo che tutto questo servirà durante la stagione e la condizione fisica è sempre stata alla base dei nostri successi».

Se gli altri corrono, i portieri non stanno certo a guardare. Storari, Rubinho e giovani Citti e Vannucchi sono quotidianamente alle prese con il preparatore Claudio Filippi, una garanzia di professionalità. Al portiere romano, insieme al brasiliano, il compito di fare da chioccia, in attesa del ritorno di Buffon. «Io sono contento e fortunato di essere alla Juve, quindi non ci sono problemi a rimanere qui, considerato che ho ancora un anno di contratto. Anche se ho giocato poco, a parte il primo anno in cui Buffon era fuori, è normale che ci siano attenzioni nei miei confronti visto nella squadra in cui sono. Gigi? Gli ho fatto i complimenti per i rigori parati contro l’Uruguay, se l’Italia è arrivata terza in Confederations Cup è anche merito suo. Ho letto che ci sono state alcune critiche nei suoi confronti, ma lui resta il numero uno. Anche nella scorsa stagione in cui ha dato il massimo in ogni partita».

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