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Un Filo Diretto speciale

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Un Filo Diretto speciale
Un Filo Diretto speciale
Un Filo Diretto speciale

E' stato un Filo Diretto particolare, diverso e in certi momenti toccante quello di oggi. Perché al fianco di Giorgio Chiellini, negli studi di Jtv oggi sedeva Mariella Scirea, per parlare, insieme al campione, di “C'è un Angelo bianconero”, il libro scritto a quattro mani dal difensore bianconero e da Pierangelo Sapegno, sull'incontro fra due colonne della Juve: Giorgio, appunto, e l'indimenticabile Gaetano Scirea. Due campioni appartenuti a epoche diverse, ma che hanno finito per fare lo stesso mestiere, con la stessa maglia, quasi amici per la pelle, pur senza conoscersi. «Io spero che in questo libro venga fuori l'emozione che ho provato a scriverlo e a rileggerlo – ha spiegato Chiellini - Devo ringraziare Mariella e Riccardo e per me è stato un onore conoscere tanti dettagli che non conoscevo. Quando Gaetano morì, io avevo cinque anni e a quell'età non ti rendi bene conto di cosa accade intorno a te. L'ho conosciuto una volta arrivato alla Juve, attraverso il racconto degli altri e credo che soprattutto nel mondo di oggi si deve trarre indicazione dai suoi principi e seguire il suo esempio. Appena mi è stato proposto di scrivere questo libro, sono subito stato entusiasta dell'idea, ma ho voluto prima parlare con la famiglia, con Mariella e Riccardo, e così è nato tutto, di fonte a un caffè e a qualche biscotto».

«Mi emoziono spesso anche solo rivedendo le immagini di Gaetano – ha raccontato Mariella Scirea - e mi lasciano una sensazione di vuoto. Ormai sono passati 25 anni da quando è mancato, ma questo libro è la dimostrazione che le persone non lo hanno dimenticato e questo ci dà forza».

Dal ricordo di Gaetano all'attualità, Giorgio risponde alle domande dei tifosi, incentrate sulla sfida di ieri sera contro la Fiorentina e sulla gara di ritorno: «Spiace per l'1-1, perché ci sentivamo di meritare la vittoria, ma sono stati bravi loro a trovare il pareggio. Per la Fiorentina è un risultato importante, ma è ancora tutto aperto. Prima pensiamo al Genoa, perché vogliamo mantenere vantaggio sulla Roma e poi ce la giocheremo al 100% giovedì in una partita che sarà tosta e particolare per tutti. Cosa sceglierei tra vincere l'Europa League e il Mondiale? Non si può decidere, si proverà a vincere tutto – conclude Chiellini - Chiaro che il Mondiale è qualcosa di unico perché va oltre i colori del tifo, ma mi “accontenterei” di vincere qualsiasi cosa...»

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