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Ad Atene assedio e rimpianti

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Ad Atene assedio e rimpianti
Ad Atene assedio e rimpianti
Ad Atene assedio e rimpianti

Ci sono partite che possono durare giorni interi, ma quando il pallone non vuol saperne di entrare... non c'è verso. Alla categoria si iscrive senza dubbio quella giocata questa sera ai piedi del Partenone: perché ad Atene, dopo essersi trovata in svantaggio al termine di un primo tempo equilibrato, la Juve le prova davvero tutte per raddrizzare la gara, ma alla fine può solo contare le occasioni svanite, le prodezze di Roberto e i rimpianti.

Che sarebbe stata una serata difficile, lo si capisce subito: pronti, via e l'Olympiacos si butta immediatamente in avanti, spinto dai 30.000 del Karaiskákis. In neanche cinque minuti Ksami e N'Dinga piazzano due cross velenosi dalla sinistra, Chiellini respinge il primo, Mitroglou mette a lato il secondo.

Un giro di orologio e Dominguez calcia sotto l'incrocio una punizione dal venticinque metri. Buffon si fa beffe dei laser sparati dagli spalti per infastidirlo e vola a deviare in angolo.

Dopo aver lasciato sfogare gli avversari la Juve esce dal guscio e inizia a prendere campo, sfruttando la mobilità di Morata, che svaria per tutta sul fronte offensivo senza dare punti di riferimento, pronto a sfruttare le verticalizzazioni dei compagni.

Il possesso palla questa volta è più difficile da praticare, perché i greci pressano alto e conoscono l'arte del palleggio, debitamente istruiti da Michel. Ne esce una partita equilibrata, giocata su ritmi sostenuti. Gli scontri a centrocampo sono duri ma corretti e se anche le azioni spesso non sono lineari, lo spettacolo offerto è più che degno.

I padroni di casa sembrano più pericolosi quando attaccano da sinistra e l'inserimento di Dominuguez, con palleggio e diagonale fuori di poco, conferma la sensazione. Così non stupisce che sia proprio da quella parte che nasca il gol del vantaggio greco: Dominguez attacca centralmente, ma allarga sulla sinistra per Mitroglou. Il suo tocco di prima intenzione verso il limite dell'area sorprende la difesa e Kasami è libero di piazzare il pallone nell'angolino basso alla destra di Buffon.

La Juve non accusa il colpo e anzi sfiora il pareggio prima dell'intervallo: la punizione di Pirlo pesca in area Vidal che prolunga la traiettoria fin sui piedi di Chiellini, la cui conclusione da pochi metri viene ribattuta con qualche affanno dalla difesa.

Il piglio con cui i bianconeri iniziano la ripresa è autorevole, ma l'Olympiacos, forte del vantaggio, può concedere l'iniziativa e difendersi con ordine, lasciando solo Mitroglou davanti alla linea del pallone. Gli spazi inevitabilmente si intasano e trovare soluzioni si fa complicato. Allegri prova a dare una scossa con Marchisio, che al 12' sostituisce Pirlo piazzandosi in cabina di regia, ma sono ancora i greci a rendersi pericolosi, sfondando nuovamente da sinistra: Dominguez recupera un pallone sulla tre quarti e serve Kasami, il cui diagonale in corsa termina a lato davvero di un soffio.

Il pericolo corso rivitalizza la Juve e l'occasione che capita a Morata al 20' grida vendetta: dopo una combinazione con Tevez, lo spagnolo si gira in area da grande attaccante e spara un sinistro potente, che Roberto respinge con un riflesso felino. E' alto invece il colpo di testa con cui sempre Morata devia il traversone di Vidal.

Ora si gioca in una sola metà campo e il pareggio non solo sarebbe sacrosanto, starebbe perfino stretto ai bianconeri, specie quando Roberto nel giro di un minuto smanaccia un tiro cross di Pogba e ribatte un destro a colpo sicuro di Tevez.

Allegri a questo punto gioca il tutto per tutto, anche perché, con l'uscita di Mitroglou per Afellay, l'Olympiacos rinuncia praticamente ad attaccare: il tecnico toglie Ogbonna, inserisce Pereyra e passa al 4-3-2-1, con Tevez e il nuovo entrato alle spalle di Morata.

Quando però al 35' la sventola dello spagnolo viene deviata da Roberto sulla traversa, si inizia davvero a pensare che tutti gli dei dell'Olimpo ci stiano mettendo del loro per non far entrare il pallone.

Se ci fosse ancora qualche dubbio sullo scettro del migliore in campo, il portiere dei greci lo spazza via, arrivando anche sul destro di Tevez dal limite. Se ci fosse però anche solo un pizzico di buona sorte la Juve uscirebbe dal Karaiskákis con tre punti e non a mani vuote. Invece fa festa l'Olympiacos, primo nel Gruppo A a sei punti, a pari merito con l'Atletico Madrid che strapazza il Malmoe. Ora la Juve si giocherà tutto proprio nelle sfide contro greci e spagnoli allo Stadium. E dovrà farlo con il carattere, la voglia e la fame del secondo, maledetto tempo di questa sera.

OLYMPIACOS-JUVENTUS 1-0

RETI: Kasami 36' pt

OLYMPIACOS Roberto; Elabdellaoui, Botia, Abidal, Masuaku; Maniatis, Kasami (46' st Giannoulis); Milivojevic, Dominguez (40' st Fuster), N'Dinga; Mitroglou (24' st Afellay) A disposizione: Megyeri, Durmaz, Dimantakos, Avlonitis, Allenatore: Michel

JUVENTUS Buffon; Ogbonna (32' st Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo (12' st Marchisio), Pogba (42' st Giovinco), Asamoah; Tevez, Morata A disposizione: Storari, Evra, Coman, Llorente Allenatore: Allegri

ARBITRO: Mazic (SRB) ASSISTENTI: Ristic (SRB), Djurdjevic (SRB) QUARTO UFFICIALE: Petrovic (SRB) ARBITRI D'AREA: Grujic (SRB), Filipovic(SRB)

AMMONITI: 37' pt Lichtsteiner, 44' pt Botia, Masuaku 11' st, 14' st Pogba, 20' st Marchisio

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