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Allegri non vuole scendere dall’ottovolante

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Allegri non vuole scendere dall’ottovolante
Allegri non vuole scendere dall’ottovolante
Allegri non vuole scendere dall’ottovolante

La nostra #EuroJuve torna dove deve stare: siamo sull'ottovolante e non vogliamo certo scendere!!! Grazie a tutti!

— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 18 Marzo 2015

Così il mister a fine gara, dopo che nello spogliatoio ha ricevuto l’abbraccio della squadra e di tutta la Juventus.

«E’ una soddisfazione grande aver passato il turno giocando due ottime partite», sono state le sue dichiarazioni ai media dalle aree deputate alle interviste del Westfalenstadion, evidentemente soddisfatto. «Dopo l’infortunio di Pogba abbiamo avuto qualche difficoltà a riprendere le distanze, ma abbiamo avuto una buona gestione della palla e abbiamo difeso in modo ordinato. Un successo meritato, i ragazzi hanno dimostrato che in Europa possono dire la loro».

Dopo quelli di Marotta, quindi, non potevano mancare i complimenti dello stesso mister alla squadra: un’enorme prova fisica, tecnica e di carattere quella dei bianconeri, in uno degli stadi più caldi e difficili del continente, il Signal Iduna Park.

«I ragazzi devono avere la consapevolezza che possono giocarsela in Europa. In Champions ci sono tre-quattro squadre forti, ma può succedere di tutto», ha aggiunto il tecnico toscano. «Stasera tecnicamente abbiamo giocato una buona partita, era difficile contro una squadra che ha fatto bene in Europa in passato, e anche nel girone».

«Per la Champions la squadra deve essere consapevole dei propri mezzi, spesso è stata denigrata, ma ha qualità tecniche e fisiche. Deve giocare con meno ansia, capire quando fare certe cose e non farle, perché in Europa non puoi permetterti di giocare male e vincere», ha aggiunto.

Una delle mosse tattiche che è risultata decisiva ai fini del risultato è stata la marcatura di Pereyra su Gundogan. «L’avevamo provato, sapendo che non avrebbe giocato Sahin: limitando lui ha significato limitare i rifornimenti per i 4 davanti, pericolosi perché giocano vicini», ha detto a tale proposito.

L’elogio del mister è andato naturalmente ad una difesa rocciosa, insuperabile, capace di concedere in due gare un gol al Borussia solo per uno sfortunato scivolone, e nient’altro. «A quattro dietro abbiamo giocato bene; poi a cinque gli esterni si sono un po’ fermati a metà strada, ma successivamente abbiamo ripreso ordine. Ci siamo mossi bene senza dare punti di riferimento».

«Ora pensiamo alla partita contro il Genoa», si è affrettato però a tornare coi piedi per terra Allegri, come è tipico del suo carattere. «Poi abbiamo un po’ di sosta, e quindi penseremo alle altre gare. Tra Genoa, Empoli e Parma sono punti da portare a casa per mettere al sicuro il campionato».

Ma fino al ritorno a casa, spazio alla gioia per questa indimenticabile serata.

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