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#CesenaJuve, tutti i numeri del match

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Un pareggio che lascia l’amaro in bocca ma, allo stesso tempo, lascia anche tutto invariato in classifica. In una giornata dove i testa-coda in Serie A hanno premiato squadre come Parma e Cesena, la Juventus torna dalla Romagna con un pareggio tutto sommato giusto – come abbiamo scritto ieri sera nel nostro match report.

I romagnoli, infatti, lo hanno meritato con una gara attenta e coraggiosa, iniziata con straripante personalità”. Questo si evince anche analizzando le statistiche del match di ieri sera.

Basti un dato per confermare la buona prova dei padroni di casa, abili e aggressivi fin dal principio e cinici nel capitalizzare le amnesie difensiva dei bianconeri: per la seconda volta in questo campionato dopo la vittoria per 3-2 contro la Roma, infatti, la Signora ha subito due gol in una stessa gara. Ovvero le reti di Djuric e Brienza.

Prima di ieri sera, i bianconeri avevano subito appena quattro reti in 11 trasferte di campionato – anche se una di esse era bastata per maturare l’unica sconfitta stagionale della massima serie, ovvero l’1-0 di Genova.

A Marassi è arrivata anche l’unica sconfitta del campionato da situazione di svantaggio (giunto nei minuti finali di gara): nelle quattro partite in cui la Juve è andata sotto, è infatti sempre riuscita a riagguantare il pari o ribaltare la situazione.

Rimane tuttavia l’imbattibilità, che conserviamo da 14 giornate: attualmente è la striscia più lunga tra le 20 squadre di questa Serie A.

L’ATTACCO In una gara caratterizzata da un dominio nel possesso palla nel primo tempo (66.7%), calato in parallelo alla concentrazione nella ripresa (56.7%), i padroni di casa si distinguono per aver mantenuto un maggior vantaggio territoriale (51%) nel corso della partita e aver creato una mole maggiore di occasioni utili in area avversaria (19 contro le 18 della Juve).

Romagnoli più precisi al dribbling (8 positivi, contro i 4 bianconeri) e nell’attuazione della trappola del fuorigioco.

La Signora ha risposto creando la solita mole di lanci (88) e verticalizzazioni (193), in linea con il dato stagionale e che hanno fruttato quattro tiri nello specchio. Sei invece le conclusioni verso la nostra porta subite dalla retroguardia: mai così tante per i bianconeri in una gara di questa Serie A.

Quasi doppio il numero di cross effettuati dalla Juve (22 contro 12), non tutti giunti però dalle fasce laterali, sfruttate per il 65% del gioco totale.

Curiosamente, il sesto gol di Álvaro Morata giunto di testa ieri sera su assist di Pogba è stato il primo nei primi tempi.

LA DIFESA I bianconeri di Romagna, come ha fatto notare Allegri nel post-partita, hanno vinto 21 contrasti contro i 12 degli ospiti: il dato la dice lunga sul diverso atteggiamento in campo delle due squadre e sulla maggiore aggressività del Cesena.

Eloquente anche il dato dei palloni intercettati (19 contro i 16 dei Campioni d’Italia) e quello – simile – degli interventi positivi in area (35 vs 37), che racconta di una partita giocata a tutto campo e ricca di opportunità da rete nelle rispettive aree di rigore.

I bianconeri non sono riusciti a mandare in fuorigioco gli avversari nonostante un baricentro di 52.1m a fronte di quello romagnolo molto più basso (46.9m).

I SINGOLI Spiccano gli 8 cross messi a verbale da Patrice Evra, i 4 palloni intercettati a testa di Bonucci e dello stesso francese, i 72 passaggi positivi di Pirlo (conditi da 17 lanci andati a buon fine e 12 palle recuperate) e i 5 contrasti vinti da Claudio Marchisio.

Nonostante il rigore fallito, infine, Arturo Vidal è stato lo juventino che ha creato più occasioni da rete (quattro), mentre Llorente quello che ha servito più sponde ai compagni (tre).

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