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I numeri di Juve-Sassuolo

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I numeri di Juve-Sassuolo
I numeri di Juve-Sassuolo
I numeri di Juve-Sassuolo

I dati di Juventus-Sassuolo, partita valida per la 26esima giornata di Serie A TIM, raccontano di un duello caratterizzato dalla forte intensità agonistica, in cui due squadre con eccellente organizzazione difensiva si sono affrontate contrasto dopo contrasto, fino a che un campione come Pogba è riuscito a capitalizzare la persistenza in fase offensiva consegnando ai suoi la vittoria.

Nessun #fiuuu perchè sapevo che con pazienza il gol sarebbe arrivato. Bisogna star concentrati... #finoallafine !

— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 9 Marzo 2015

E’ quanto ha fatto intuire anche il mister dopo la gara, lodando la pazienza con la quale i suoi hanno continuato a portarsi avanti senza scoraggiarsi, nonostante l’impressione che il pallone, di entrare, ieri proprio non volesse saperne.

E’ quanto ha fatto intuire anche il mister dopo la gara, lodando la pazienza con la quale i suoi hanno continuato a portarsi avanti senza scoraggiarsi, nonostante l’impressione che il pallone, di entrare, ieri proprio non volesse saperne.

ATTACCO IN CRESCENDO Se il primo tempo ha fatto registrare un solo tiro nello specchio da parte nostra (solo contro la Roma non ne avevamo fatti), la ripresa ha offerto tutt’altra musica: sono tre infatti le conclusioni nella porta difesa da Consigli, arrivate dai piedi di Tevez, Llorente e Pogba.

Con quello di ieri salgono a 14 le partite consecutive in campionato in cui il Sassuolo ha dovuto raccogliere il pallone oltre la linea della propria porta. E' la prima volta quest’anno che il Sassuolo perde due trasferte di fila.

Il francese ha segnato il settimo gol in questo campionato: non incantava i tifosi con un Pogboom dei suoi dal 25 gennaio contro il Chievo (quattro partite senza segnare). Solo l’Apache (15) tra i bianconeri ha segnato più gol di Pogba (sette) in questo campionato. Come ricorderete, Paul andò a segno anche nella gara di andata. Due gol per lui contro il Sassuolo: solo al Napoli in Serie A ne ha fatti di più (tre).

Carlitos Tevez è stato come di consueto uno dei giocatori più pericolosi per la Juve (quattro occasioni create e due tiri fuori), mentre Llorente è stato prezioso in fase di sponda (due i suggerimenti da lui giunti in questo modo).

A fine gara si conteranno un numero di giocate bianconere utili in area avversaria nove volte superiori rispetto a quelle del Sassuolo (27 vs 3), 10 tiri da dentro l’area a 0, 13 corner a 1, 10 sponde a 1 e 30 cross a 8.

Quasi triplo anche il numero di dribbling positivi (14 contro 5), segno di un dominio tecnico che non ha trovato tuttavia concretezza se non nel finale, con la giocata di Pogba.

DIFESE ROCCIOSE Di Francesco manda in campo i suoi con un’ottima disposizione in campo: i tre attaccanti pressano a tutto campo, e gli spazi tra i reparti sono ridotti (da qui la difficoltà del trequartista Pereyra di inserirsi nelle fasi di gioco, come ravvisato da Allegri).

Sono ben 64 i recuperi palla del Sassuolo (10 del solo Berardi) e 172 le palle perse bianconere. A centrocampo è difficile giocare senza interruzioni, e così la manovra deve trovare altre vie: per i bianconeri è infatti Giorgio Chiellini e non Claudio Marchisio – regista in mezzo al campo – il record di passaggi positivi della serata (60) a fronte di 94 palloni giocati (gli stessi di un inesauribile Stephan Lichtsteiner).

Dalle retroguardie si è partito per costruire la manovra anche grazie ad un uso più frequente del solito di lanci lunghi (ben 7 quelli positivi del solo Bonucci e 5 di Giorgione), mentre nonostante la presenza di ali di ruolo come lo Swiss Express, Pepe ed Evra è stato Alvaro Morata il bianconero ad effettuare più cross in mezzo all’area. Sinonimo questo, nelle parole del mister, che l’ariete spagnolo ha trovato poco spazio lì davanti ed è stato costretto ad uscire per andarsi a guadagnare i palloni da servire ai compagni.

Superiori gli ospiti sul gioco aereo (95 giocate di testa contro le 85 della Juve) ma anche sul numero di contrasti vinti (18 vs 13) e palloni intercettati (21 vs 19), a testimonianza di una gara giocata senza alcun timore reverenziale e con la consapevolezza dei propri mezzi fisici ed agonistici.

Il dispendio fisico del Sassuolo in questa costante attività di pressing e interruzione delle trame offensive bianconere è andato tuttavia a discapito della pericolosità in attacco: una sola parata e una presa alta di Storari, praticamente inoperoso per tutta la durata della gara.

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