12 maggio 2015
Il valore del Real Madrid ve lo abbiamo già raccontato, pochi minuti dopo il sorteggio di Nyon. Quello della Juventus ha avuto un’ennesima riprova proprio durante la sfida con i Blancos di martedì scorso: un match di grande attenzione tattica, di corsa e di equilibrio nel reparto difensivo, ma anche di precisione, concretezza e capacità di gestire il pallone. I dati (cortesia Opta e Uefa) confermano questa impressione: analizziamoli, reparto per reparto, focalizzando l’attenzione sul confronto fra le due squadre.
Difesa È una retroguardia di altissimo livello, quella bianconera, non a caso la meno battuta fra le quattro semifinaliste con sei reti al passivo, una in meno del Barcellona, due in meno del Real e ben 5 in meno del Bayern Monaco. 27 le parate nel corso della competizione da parte di Buffon, nove in meno rispetto a Casillas: in compenso la Juve ha vinto il 57% dei contrasti aerei (per il Real il dato si ferma al 53%), ha recuperato ben 668 palloni, contro i 656 dei Blancos, che però hanno dalla loro il dato sugli interventi positivi in area (in media il 44 contro il 42,5 per cento) e quello sui contrasti vinti (169 contro 143). Pari il dato sul possesso palla medio, 56% per entrambe le squadre.
Centrocampo Qualità e quantità per due reparti centrali, veri e propri punti nevralgici delle due squadre. Identico anche in questo caso il possesso palla in questa area di campo (57,2% in media nel torneo), mentre il Real imbastisce una ragnatela di passaggi, se possibile, ancora più fitta di quella bianconera: 576 a partita in media (535 per la Juve) per 787 tocchi di palla totali (746 per il reparto centrale juventino). Lievemente a favore dei Blancos anche i contrasti vinti a partita e i palloni intercettati, 15.4 vs 13 e 15.3 vs 14.3: una differenza minima, che conferma l’equilibrio visto martedì scorso in campo. In compenso la Juve fa più male con i suoi centrocampisti, che hanno segnato tre reti contro le due dei “colleghi” del Madrid, i quali crossano con più frequenza: 18.3 traversoni a partita, in media circa quattro in più di quelli provenienti dalle fasce bianconere. A proposito di zona laterale, la Juve attacca prevalentemente da destra (il 37,4 per cento delle volte) mentre il Real predilige il lato opposto (38%).
Attacco Infine il reparto offensivo: la Juve ha segnato 11 reti (su 15 totali) con i suoi giocatori d’attacco, contro le 18 per il Real. Un solo assist per gli avanti bianconeri e 18 giocate utili in area avversaria. La percentuale di realizzazione non è lontana da quella del Madrid : 13% contro 16%, ma i giocatori allenati da Ancelotti hanno tirato di più da dentro l’area, dieci volte a partita, contro le sette dei bianconeri. Superiore per i nostri avversari anche il dato sui gol da palla inattiva: sette contro quattro. Dei 15 gol segnati dai bianconeri, undici sono col destro, tre col sinistro e c’è un’autorete. Il Real, invece, ha lo stesso numero di reti messe a segno con il destro, cui aggiungere 5 col sinistro, 6 di testa e un’autorete, per un totale di 23 marcature in questa edizione della Champions League.