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Juve-Fiorentina, quando c’è posto per una sola squadra

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Juve-Fiorentina, quando c’è posto per una sola squadra
Juve-Fiorentina, quando c’è posto per una sola squadra
Juve-Fiorentina, quando c’è posto per una sola squadra

La storia di #JuveFiorentina racconta di grandi sfide di campionato, ma non solo: spesso le due squadre si sono sfidate non per i due o i tre punti ma per decidere chi fosse la meritevole di passare il turno, o di vincere una coppa.

In #TimCup, come accadrà domani, ma anche in competizioni europee. Per due volte, infatti, la partita fra bianconeri e viola è stato un vero e proprio derby internazionale, è accaduto in Coppa Uefa prima e in Europa League poi. Proprio il precedente della scorsa stagione, nella competizione che ha visto arrivare la Juve a un passo dalla finale, è quello più recente in questo senso.

Uno a uno all’andata dei quarti, giocata il 13 marzo 2014: al gol fulmineo di Vidal al terzo minuto risponde Gomez. La Fiorentina quindi ospita la Juve al Franchi una settimana dopo, sapendo che anche uno 0-0 le garantirebbe la qualificazione. Ed è infatti ancora inchiodato sullo 0-0 il tabellino quando, al minuto 71, Pirlo tira fuori dal cilindro una punizione magica, chiudendo il discorso qualificazione.

È invece la finale di Coppa Uefa quella che si disputa nel 1990, prima al Comunale e poi in casa dei viola: la Juve mette una seria ipoteca sul trofeo all’andata, vincendo 3-1 (gol di Galia, pareggio di Buso, risultato chiuso da Casiraghi e De Agostini). Per la squalifica del Franchi la finale di ritorno si disputa allo stadio Partenio di Avellino. Zero a zero il tabellino di quella partita, e la Signora può mettere in bacheca la sua seconda Coppa Uefa. Questo per quanto riguarda le sfide europee, nelle quali la Juve vanta un percorso netto quanto a vittorie o qualificazioni. In Coppa Italia, invece, le statistiche sorridono ai viola: 12 partite, 3 vittorie della Juve, 5 della Fiorentina e 4 pareggi.

Nel dettaglio, quattro le partite a Torino disputate per la Coppa nazionale: due vittorie, un pareggio e una sconfitta per la Juve (peraltro nel primo incontro in questa competizione tenutosi sotto la Mole, nel 1936: 3-1 per gli ospiti).

L’unico pareggio è un realtà una piccola vittoria: lo 0-0 dello Stadio delle Alpi, nel gennaio 1998, è un risultato utile alla Signora per approdare alle semifinali della competizione, poiché nel match di andata, circa due settimane prima, Inzaghi e Zidane avevano rimesso in equilibrio una partita iniziata male, che a fine primo tempo vedeva i viola avanti con due reti di scarto. Due a due a Firenze anche nell’andata degli ottavi di finale della Coppa Italia 2005/2006: anche in questo caso si tratta di una partita in rimonta al Franchi, con Pessotto e Mutu a rispondere al vantaggio di Bojinov e Pazzini. ATorino la Juve stavolta non si accontenta di un pareggio a reti bianche: una tripletta di Del Piero e una rete ancora del giocatore romeno fissano il punteggio sul 4-1.

Tornando indietro nel tempo, ci sono ancora due partite da raccontare: la sfida secca del 1959 al Comunale, che porta la Juve in semifinale, con un 3-1 griffato Stivanello, Charles e Nicolè, ma soprattutto quella in campo neutro, a San Siro, l’anno dopo.

Juve e Fiorentina si giocano infatti la finale di Coppa Italia: bianconeri avanti con Charles, poi raggiunti e superati. Lo stesso “Gigante Buono” riequilibra le sorti della partita al 73’, portandola ai supplementari. E nel primo dei due “extra time” sarà un tiro di Boniperti a propiziare l’autorete dei viola che deciderà la Coppa, la quarta per la Juventus.

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