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Spazzaneve per passione

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Spazzaneve per passione
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Spazzaneve per passione

Stivali, pala in mano e tanta fatica. Ma una serata così, Marcello se la ricorderà per tutta la vita. Marcello Garifo, 57 anni, è uno dei tanti tifosi bianconeri che vivono a Milano. Ha sempre seguito la sua “amata”, sempre presente a tutte le partite. Una, però, in particolare, gli è rimasta nel cuore. La finale di Supercoppa Europea tra Juventus e Liverpool, disputata allo stadio Comunale di Torino il 16 gennaio 1985. E' la prima volta che i bianconeri giocano la finale di questa competizione europea, in quanto vincitori, l'anno precedente, della Coppa delle Coppe. Marcello ci deve essere. Unico inconveniente: in quei giorni, su tutta l'Italia si sta abbattendo una copiosissima nevicata, tanto che il Belpaese è quasi del tutto paralizzato. Figurarsi al Nord, soprattutto tra Torino e Milano: “Avevo già programmato di andare a Torino – racconta Marcello, che all'epoca aveva trent'anni di meno, ma la stessa passione di adesso – passavano i giorni e le mie certezze svanivano a poco a poco. Ero chiuso in casa, fuori quasi un metro di neve, la caldaia si era rotta”. Fiocco dopo fiocco, Marcello vede allontanarsi la possibilità di partecipare a questo evento.

Poi, la luce. Anzi, per meglio dire, la “notizia”, visto che la nevicata non sembra volersi placare: “Da un notiziario sportivo, riesco ad apprendere che il presidente Boniperti cerca volontari per spalare il campo e le tribune dello stadio Comunale, in modo che la partita si possa disputare regolarmente”. Per Marcello è la svolta. Non ci pensa un attimo di più. Chi avrebbe vestito i panni dello spalatore volontario, avrebbe anche visto la partita. Infilati gli stivali e il piumino, Marcello sale sulla sua macchina, una “potente” Citroen-due cavalli, e si immette sull'autostrada Milano-Torino. Obiettivo: arrivare al Comunale in tempo per dare una mano e guardare la partita. “Avevo fatto quella strada decine di volte, ma quella sera era veramente dura. Andavo ai 70 chilometri l'ora, neve dappertutto e la speranza che le mie gomme finissime, tenessero la strada”. Dopo 130 chilometri, Marcello riesce ad imboccare corso Allamano, grande viale alla periferia di Torino, e raggiungere lo stadio: “Ho sistemato la macchina, poi, ho raggiunto gli altri spalatori e con una cerata gialla addosso, ho cominciato a spalare chili di neve”.

Marcello entra nello stadio che, nel frattempo, va riempiendosi: “Sentivo i cori dei tifosi che ci aiutavano durante il nostro lavoro, che emozioni”. Dopo qualche ora di fatica, la neve è tolta, la partita è salva e per Marcello la possibilità di godersi uno spettacolo che entrerà nella storia della Juventus. I bianconeri, infatti, grazie ad una doppietta di Boniek, vincono per la prima volta nella loro storia la Supercoppa Europea: “Ricordo altri tifosi che, come me, avevano dato una mano per ripulire lo stadio e l'area esterna: eravamo tutti stanchi, stremati, ma felici per aver contribuito a questo successo”. Era il 16 gennaio 1985 e l'inverno stringeva l'Italia nella morsa del gelo. A Torino, invece, c'era un magnifico calore fuori stagione...

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