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Una maglia principesca al J-Museum

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Una maglia principesca al J-Museum
Una maglia principesca al J-Museum
Una maglia principesca al J-Museum

19 agosto 2006, stadio San Nicola di Bari. All’84’ di una partita di Coppa Italia (i 64/esimi) contro il Martina Franca, decisa da un gol di Bojinov e da uno di Nedved entrava un giovane talento ventenne, ex capitano della Primavera e bianconero fin dall’età di sette anni. Quel ragazzo sarebbe diventato per tutti il Principino.

“300 volte insieme, 0 crisi d’identità, 25592 minuti, 9498 palloni giocati, 3497 km percorsi, 563 battaglie vinte in mezzo al campo, 42 volte entrato con grinta, 66 volte uscito stremato, 80 volte nella lista dei cattivi, 600 minuti per aspettare un mio gol, 35 volte per far segnare i miei compagni, 34 grida di gioia con voi, tre volte i più forti come mai nessuno, due gioie immense. Un unico amore”

È quanto si legge sul **sito del Principino**, con i numeri aggiornati alla partita contro la Fiorentina del 29 aprile scorso, che gli ha fatto toccare quota 300 presenze in bianconero.

Da quell'esordio in Coppa Italia, quasi una decade fa, di strada ne ha fatta molta, fino a vivere forse la migliore stagione sia a livello personale che di squadra.

Con 49 presenze è stato il giocatore bianconero più utilizzato di tutti, quest’anno. Si è confermato uno dei più forti centrocampisti al mondo ed un pilastro imprescindibile di questa squadra, una sicurezza sia quando si tratta di macinare km e proteggere la retroguardia, sia quando viene chiamato ad impostare e, perché no, a concludere la manovra offensiva.

Ha festeggiato contro i viola con una vittoria e lo ha fatto anche a San Siro sabato con un gol, il primo su rigore della sua carriera. Oggi è stato il momento di rendere eterna quella maglia, la numero 8, nel tempio della storia bianconera, consegnandola al presidente del J-Museum Paolo Garimberti di fronte alla teca pronta ad accoglierla.


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