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Verso #JuveVerona, atto primo

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Verso #JuveVerona, atto primo
Verso #JuveVerona, atto primo
Verso #JuveVerona, atto primo

Due volte in pochi giorni, due volte allo Juventus Stadium, due volte di sera: è un incrocio particolare quello fra Juventus e Verona. La prima partita, in programma giovedì alle 21, è valida per gli ottavi di finale di Tim Cup, mentre 3 giorni dopo, domenica alle 20.45, le due squadre giocano l’ultima giornata del girone di andata del Campionato, che vede i bianconeri campioni d’inverno dopo la vittoria a Napoli.

Giovedì la Juve fa il suo esordio in Coppa Italia, competizione nella quale i veronesi hanno già disputato due turni. Il primo ad agosto (3-0 alla Cremonese con gol di Toni, Moras e Christodoulopoulos), il secondo a dicembre, data in cui gli scaligeri hanno eliminato il Perugia con gol di Saviola al 17’ minuto.

In Coppa Italia, la storia degli incontri fra Juve e Verona non iniziò bene per i colori bianconeri: a Torino, nell’aprile 1963, si imposero gli scaligeri per 1-0. Da allora, però, tre vittorie e un pareggio per la Signora.

Nel 1972 finì 0-0, mentre qualche anno dopo le due squadre si sfidarono per due stagioni consecutive, nel 1976 e nel 1977. In entrambi i casi si impose la Juve, per 2-0 e per 4-2 e in entrambi i casi segnò Marco Tardelli. Gli altri marcatori furono Bettega nel 1976, Furino, Boninsegna e Benetti l’anno dopo.

Particolarmente avvincente, però, fu l’ultimo precedente fra le due squadre, datato 1983.

Era il 22 giugno, al Comunale di Torino si giocava la finale di ritorno di coppa. Un match per nulla semplice, dato che c’era da ribaltare un 2-0 rimediato al Bentegodi nella partita di andata (di Penzo e Volpati le reti scaligere).

Partì forte la Juve, che con Paolo Rossi sbloccò il tabellino al settimo minuto. Si dovette però attendere quasi la fine della partita per agganciare i supplementari, grazie a un gol di Michel Platini al minuto 81.

Dalla sofferenza al trionfo: fu ancora una rete di “Le Roi” a regalare la Coppa alla Juve: il francese ribadì in rete un traversone rasoterra da sinistra e fece esplodere il Comunale, proprio quando i rigori sembravano ormai una realtà.

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