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#JKids in Sala Stampa con il Capitano!

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Gigi Buffon è abituato alle conferenze stampa, l’ultima lo ha visto protagonista proprio lunedì, prima della partita di Champions League. Ma forse, una conferenza del genere non la aveva mai vissuta nemmeno lui.

Già, perché oggi la sala stampa del Media Center di Vinovo era affollata non da giornalisti, ma da bambini: per la precisione, diciotto Junior Member che hanno vestito per un giorno i panni dei cronisti, intervistando il Capitano. I nostri #JKids hanno vissuto questa esperienza indimenticabile grazie al contest “Junior Reporter”, un’esclusiva per i nostri Member più giovani.

E come sempre, Gigi non si è risparmiato, raccontando ai bambini molti segreti del suo mestiere. Per esempio: volete sapere come decide di tuffarsi da un lato o dall’altro?

«Avrei voluto fare l’insegnante di educazione fisica se non fossi diventato calciatore», racconta il Capitano, che ammette di avere deciso di diventare portiere piuttosto “tardi”: «Ho iniziato a giocare a sei anni e scelto di stare in mezzo ai pali verso i dodici: solitamente un ruolo come questo si decide prima».

Dal passato al presente: «I momenti difficili per un giocatore arrivano quando non senti più dentro il fuoco sacro della competizione. Se non ti emozioni per la vigilia, non ti sale l’adrenalina, forse è il momento di pensare a smettere. Per fortuna a me questi momenti sono capitati di rado, le partite sono tante e ravvicinate ma ogni volta ti sale un entusiasmo che nemmeno tu sai spiegare».

Ecco perché, a chi gli chiede se voglia diventare allenatore o dirigente in futuro Gigi risponde di non avere preso nessuna decisione: «Questo è il lavoro più emozionante del mondo, smettere mi costerà fatica. Per ora penso a giocare, quando sarà ora spero di avere le idee più chiare. Di certo mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, che conosco da una vita: ho vissuto tante belle esperienze che possono rivelarsi utili per chi vorrà disporne».

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Via poi agli aneddoti: il primo rigore parato? «A Bierhoff, nel 1996». I momenti più belli della carriera? «L’esordio in Serie A, il primo Scudetto, la prima Coppa Uefa, arrivare in finale di Champions dopo la partita perfetta contro il Real Madrid nel 2003, il primo scudetto dell’era più recente». E se non basta, spazio anche a domande più introspettive: «Cosa faccio quando commetto un errore? Mi metto in discussione e non sono certo allegro. Non mi sfogo con scenate di nervosismo, ma ci penso su».

E a proposito di decisioni difficili, a chi gli chiede perché sia rimasto alla Juve in Serie B, risponde: «Ho pensato a voi: nel calcio si parla tanto, io credo fermamente che in certi momenti ci sia bisogno di sostituire le parole con i fatti».

Insomma, quella di oggi è stata una conferenza stampa a tutti gli effetti e dopo tante fatiche, per i nostri giovani cronisti sono arrivati i meritati premi: autografi e foto con Gigi e, alla fine, merenda per tutti offerta da Balocco.

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Un’esperienza che non rimarrà un episodio isolato durante la stagione: se volete vedere i vostri bambini seduti nella sala stampa di Vinovo e proporre le loro domande, non vi resta che regalare loro la Junior Membership e partecipare al contest, attraverso questa pagina.

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