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Allegri: «Con l'Inter gara importante, ma non decisiva»

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Allegri: «Con l'Inter gara importante, ma non decisiva»
Allegri: «Con l'Inter gara importante, ma non decisiva»
Allegri: «Con l'Inter gara importante, ma non decisiva»

Affascinante, stimolante, ma non decisiva. Inter-Juve «non sarà una partita da dentro o fuori» per Massimiliano Allegri. Il mister guarda più lontano rispetto alla sfida di San Siro: «In questo momento bisogna essere realisti e il nostro obiettivo è arrivare a marzo ad essere in lotta per lo scudetto. Domani invece non si decide nulla. Detto questo sarà comunque una serata importante perché si gioca il Derby d'Italia, davanti ad 80.000 spettatori ed è una partita vista in tutto il mondo».

La Juve è in ritardo di otto punti rispetto all'Inter, ma per molti colleghi di Allegri rimane la favorita numero uno per lo scudetto: «Garcia sta facendo l'opposto dello scorso anno, quando si disse sicuro di vincere il campionato dopo la partita contro di noi e Mancini cerca giustamente di togliere pressione ai suoi. In questo momento però la classifica dice che l'Inter è la prima favorita, la Roma la seconda, il Napoli la terza e noi la quarta. Anzi, prima di noi c'è il Milan perché ha nove punti. La Fiorentina è in testa e sta facendo un ottimo campionato, credo sia una delle candidate a lottare per i primi posti, ma non per la vittoria finale».

Per l'”operazione rimonta” Allegri potrà finalmente contare sul gruppo quasi al completo: «C'è però un dislivello di condizione fisica tra chi ha giocato meno e chi ha fatto più partite – puntualizza il tecnico - Vedi Marchisio che domani rientrerà, ma finora ha giocato solo 40 minuti contro il Chievo. Chi è più indietro di condizione la ritroverà giocando e lavorando con la squadra. Ci vorrà un po' di tempo, ma dovremo essere bravi ad ottenere comunque i risultati. Dovremo prendere meno gol, perché ne abbiamo subiti troppi in rapporto alle occasioni concesse. In questo momento non abbiamo terzini destri di ruolo e quindi dobbiamo giocare con un sistema di gioco diverso. In quella posizione al momento possono giocare solo Padoin o Sturaro».

«Avere tutti a disposizione mi aiuterà nelle valutazioni, nelle scelte, nel creare concorrenza all'interno della squadra e nel far rifiatare chi ha giocato di più, perché chi ha giocato con le Nazionali dal 30 agosto non ha praticamente mai fatto un giorno di riposo. La formazione di domani? Questa volta non posso anticipare nulla – conclude il tecnico - perché devo valutare bene la condizione di tutti, dei Nazionali e degli infortunati, anche se tutti in questi giorni hanno lavorato con insieme».

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