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Allegri: «Vittoria meritata ed iniezione di fiducia»

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Allegri: «Vittoria meritata ed iniezione di fiducia»
Allegri: «Vittoria meritata ed iniezione di fiducia»
Allegri: «Vittoria meritata ed iniezione di fiducia»

Nessun risultato diverso dalla vittoria per la capolista inglese, quest’anno .Nessun gol subito in 635’. Un attacco prolifico e letale. E poi… e poi arriva la Juventus, vice campione d’Europa, squadra vera, che interrompe tutto ed esce dalla tana dei Citizens con una vittoria dal peso specifico enorme.Ha vinto con merito, questa sera, un gruppo di ragazzi dal carattere d’acciaio e dalla classe cristallina, che poco a poco sta trovando la giusta amalgama, col passare delle partite. Lo riconosce anche mister Allegri a fine gara, quando si presenta soddisfatto e quasi senza voce ai microfoni di Premium Sport.«Ai ragazzi vanno fatti i complimenti, non era semplice», ha esordito Allegri, spiegando da quali basi la Juve è riuscita a ripartire dopo i passi falsi in campionato. «Siamo ripartiti dalle cose semplici, dallo stare ordinati in campo, dal chiudere la linea di metà campo. Abbiamo concesso poco, e le uniche parate di un Buffon straordinario sono avvenute su una palla persa a metà campo, nel primo tempo. Quando, tuttavia, dovevamo fare meglio in fase offensiva»Già perché nella prima frazione di gioco la Signora non ha messo a verbale nessun tiro nello specchio: ai bianconeri non accadeva in Champions League dalla partita con l'Atletico Madrid dello scorso ottobre. Un solo pallone, inoltre, giocato in area avversaria dalla Juventus nel primo tempo, contro i sette del City.Poi la ripresa è stata tutta un’altra musica. Ci voleva un episodio per togliere il lucchetto alla gara, e così è stato. Dal vaso di Pandora sono emersi – incubo per il City – un Buffon in stato di grazia e la vena da bomber assoluti di Mandzukic e Morata.

«Il risultato è meritato. Il calcio è strano: Gigi è stato più che straordinario, e poi abbiamo fatto gol noi. Ci abbiamo creduto, mentre in campionato abbiamo creato un sacco e non siamo riusciti a vincere le partite. Ci vuole un po’ di pazienza, questa squadra la sto allenando praticamente da una settimana. Visto quello che abbiamo prodotto contro il Chievo e ciò che abbiamo fatto stasera, posso dire che ci sono le prospettive per fare bene. In campionato, rispetto alla Champions, ci sono meno spazi e vuole più attenzione».In Europa, si è visto, è tutto diverso.«La Champions dà stimoli importanti a tutti», ha confermato il tecnico toscano. «E’ stata una iniezione di fiducia che ci farà lavorare meglio sia in Champions che in campionato: è una questione psicologica. Ciò che ho detto prima della partita, negli spogliatoi, è che in questi momenti bisogna solo pensare alla prestazione, che doveva essere importante per invertire la tendenza. E i ragazzi si sono dimostrati all’altezza, rallentando l’azione del City, a cui non abbiamo concesso tiri a difesa schierata, ma solo con le nostre palle perse, sulle ripartenze».Riassumendo tutto in una frase, «per vincere le partite devi essere bravo in attacco, ma anche ordinato quando difendi». E stasera è stato esattamente così. In casa della capolista della Premier League.

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