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Allegri: «Aggrediamo la partita»

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Allegri: «Aggrediamo la partita»
Allegri: «Aggrediamo la partita»
Allegri: «Aggrediamo la partita»

«Dovremo aggredire la partita. Il Palermo viene da un'ottima gara con la Lazio e avrà 40.000 persone pronte a spingerla quindi, calcisticamente parlando, servirà cattiveria oltre alla tecnica. Non dobbiamo abbassare la tensione, perché per trovarci in una posizione migliore prima della sosta di Natale dobbiamo dare continuità ai risultati, altrimenti rimaniamo nel limbo del quinto o sesto posto. E non andrebbe bene». È un Massimiliano Allegri particolarmente carico quello che si presenta in sala stampa alla vigilia della partita contro il Palermo. Il tecnico ha visto progressi notevoli nelle ultime settimane e la vittoria sul Manchester non ha fatto che confermarli. Ora però non ci si deve fermare, anzi, questo dev'essere solo l'inizio di un percorso che ha un obiettivo lontano, che supera i confini Nazionali: «L'obiettivo che mi sono posto lo scorso anno era far crescere la Juventus sul piano europeo – continua il tecnico - e credo che un po' sia accaduto. La partita con il Manchester è stata molto buona, ma si deve migliorare ancora se si vuole andare avanti e arrivare primi nel girone, per evitare le prime delle classe che in questo momento sono Barca e Bayern, senza dimenticare il Real. L'altra sera abbiamo sbagliato molto intorno alla mezz'ora e per arrivare ad essere una squadra importante a livello europeo si deve crescere tecnicamente, perché è questo che fa la differenza ed è questo che voglio. A me rimanere ristretti al campionato italiano non piace. L'obiettivo che devono avere squadra società e tifosi dev'essere affermarsi a livello europeo».

Per raggiungerlo però si deve ancora crescere e c'è un modo solo secondo Allegri: «Lavorare. Si può sempre migliorare, da quando si hanno 18 anni fino alla fine della carriera. Un giocatore da 6 deve arrivare a 6 1/2, uno da 10 deve arrivare a 10 1/2. Se in Europa abbiamo un atteggiamento diverso? No, semplicemente ora siamo migliorati fisicamente e abbiamo un'attenzione diversa. Di conseguenza è cresciuta la squadra. I risultati poi aiutano a lavorare in un certo modo perché l'autostima cresce».

Infine, tornando alla gara di Palermo, la curiosità di molti è relativa al possibile rientro dal primo minuto di Morata, ma Allegri non anticipa le scelte di formazione: «Alvaro sta ritrovando una buona condizione, e ci è voluto un po' perché all'inizio della stagione ha patito un infortunio. La Juve ha quattro giocatori importanti davanti, oltre a Cuadrado che sta tra attaccanti e centrocampisti. In questo momento è stato fuori due partite Morata, ma capiterà anche a Dybala o Mandzukic e magari giocheranno Morata e Zaza. Alvaro ha grandi capacità, ma magari in questo momento Mandzukic, con caratteristiche diverse ci garantisce qualcosa di cui la squadra ha bisogno. Allo stesso modo aveva giocato sempre Evra e mercoledì è toccato ad Alex Sandro che ha fatto una buona partita. Una sana competizione è importante, alza il livello dell'attenzione. Le scelte poi sono giuste quando la squadra vince...».

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