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Allegri: «Una squadra in crescita costante»

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Allegri: «Una squadra in crescita costante»
Allegri: «Una squadra in crescita costante»
Allegri: «Una squadra in crescita costante»

C’è tutto Massimiliano Allegri in questa frase pronunciata dopo Juve-Manchester City, ovvero dopo la seconda qualificazione di fila agli ottavi di Champions da quando siede sulla panchina bianconera. Un mister che rende atto ai suoi per il lavoro fatto ogni giorno in allenamento ma che li sprona anche a far meglio, soprattutto nei momenti delicati, dove servono maturità e nervi saldi.

Le due qualità che faranno comodo nel prosieguo della competizione europea. «Questa squadra ha bisogno di crescere. Si è visto da come sono stati gestiti i palloni stasera alla fine, ma avevamo 4-5 giocatori giovani in campo e non è facile giocare in Europa».

Uno di questi era Alex Sandro, che ha servito l’assist vincente (il terzo consecutivo) per uno che in Champions ha fatto l’abitudine a giocarci, ai massimi livelli mondiali. Mario Mandzukic.

La decisione di schierarlo al posto di Morata, rivela Allegri, «era stata presa da un paio di giorni. Alvaro è utile a partita in corso, soprattutto in questo tipo di match. Sono molto contento per quanto fatto i ragazzi, non era semplice qualificarsi con giornata d’anticipo in un girone molto difficile. E’ importante non aver subito gol in casa nelle ultime gare, il merito è dei ragazzi che hanno giocato una buona partita. Nel primo tempo un po’ hanno smesso di giocare, ma contro di noi avevamo tanta qualità, si è visto a centrocampo».

Quanto ad Alex Sandro, uno dei migliori in campo a furor di popolo e uscito tra gli applausi: «E’ stato un ottimo acquisto», il commento del tecnico. «I giocatori vanno lasciati crescere. Stasera ha fatto una buona gara sotto l’aspetto della spinta ed in difesa, così come Evra che ha portato esperienza in un momento delicato della partita. Per giocare in Europa a certi livelli ci vuole grande personalità, bisogna muoversi e mettere in difficoltà continuamente gli avversari. Il City era una squadra brava a saltarti addosso e recuperare palla vicino all’area. Per parte nostra, bisogna essere più cattivi anche nei passaggi semplici e bravi a muoversi nel rettangolo di gioco, per avere uno sviluppo più piacevole ed efficace».

Ma il brasiliano non è il solo a crescere, nello spogliatoio. Lì davanti ci sono altri due giocatori che stanno maturando tatticamente. «Dybala si sta trasformando da seconda punta e da giocatore di raccordo. Stasera si è mosso bene tra le linee non dando punti di riferimento. Morata invece sta andando verso la posizione di centroavanti».

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