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Bonucci: «A Siviglia niente calcoli»

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Bonucci: «A Siviglia niente calcoli»
Bonucci: «A Siviglia niente calcoli»
Bonucci: «A Siviglia niente calcoli»

Poco più di un mese fa, a fine ottobre, la Juventus perdeva a Sassuolo e per molti il suo campionato era già finito. Mai giudizio fu più affrettato: da allora i bianconeri hanno infilato cinque successi consecutivi, si sono portati a ridosso delle prime e, per gradire, hanno centrato con un turno di anticipo la qualificazione agli ottavi di Champions: «Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che non poteva essere quella la vera Juventus – spiega Leonardo Bonucci ai microfoni di Mediaset Premium e Sky Sport - È servito fare ancora più gruppo rispetto all'inizio e far capire ai giovani che non c'era più tempo da perdere. Abbiamo tirato fuori l'orgoglio e vincere il Derby all'ultimo secondo ci ha dato la scossa e la consapevolezza che ogni partita va combattuta fino alla fine. È stato un segnale importante, l'inizio del percorso che ci ha riportato in alto, ma che non deve subire battute d'arresto, altrimenti tutto sarebbe inutile. La compattezza difensiva è merito del mister e di tutta la squadra che si sacrifica. Questo modulo poi ci dà certezze, ci permette di essere più solidi e consente agli attaccanti di esprimersi al meglio. Siamo a buon punto, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra, perché dobbiamo vincerle tutte, guardando di partita in partita. Prima della sosta ci mancano due gare e dobbiamo ottenere sei punti per poi ricominciare a pedalare alla ripresa».

Intanto il distacco dalla prima posizione si è ridotto a sei lunghezze, visto il ko del Napoli a Bologna, e ora è l'Inter a guidare la classifica: «La squadra di Donadoni è cresciuta come sicurezza gioco e corsa – commenta il difensore - per il Napoli giocare così spesso non è facile e possono capitare situazioni del genere. L'Inter impressiona per la solidità e quando si vincono tante partite per 1-0 vuol dire che è una squadra formata da uomini e potrà dire la sua a lungo».

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Il prossimo impegno di campionato potrebbe permettere alla Juve di rosicchiare altri punti a chi sta davanti, visto che vedrà i bianconeri ospitare la Fiorentina. Prima però c'è la trasferta a Siviglia, dove un pareggio basterebbe a garantirsi la testa del Gruppo D di Champions: «Dobbiamo andare lì per vincere senza fare calcoli -ribatte Bonucci - Passare per primi nel girone ci permetterebbe di arrivare al sorteggio con maggior leggerezza e quindi il nostro obiettivo è tornare da Siviglia con i tre punti. In Europa siamo un gradino sotto Barca, Bayern e Real, però con un po' di fortuna e con il gioco, la compattezza e i nostri giovani anche in Champions possiamo dire la nostra».

A proposito di giovani, Dybala sta vivendo un momento esaltante e sono in molti a paragonarlo a Tevez: «Sono molto diversi in realtà – spiega Leonardo - Carlos era ed è tutt'ora un leader e un riferimento per il gruppo, Paulo è giovane, ha tanta qualità e va lasciato crescere piano piano. Sono sicuro che diventerà un punto fermo di questa Juve. Il mister è fortunato ad avere quattro attaccanti che non si somigliano e ad avere possibilità di scegliere. In questo momento Mandzukic e Dybala sono in forma e hanno trovato l'intesa, ma ci sono anche Zaza e Morata. Alvaro non lo scopriamo adesso, lo scorso hanno ci ha permesso di arrivare in finale di Champions, ha solo bisogno di fiducia e di rimanere sereno, mentre Zaza si è fatto sempre trovare pronto e quello è il suo segreto, non mollare mai un centimetro. Due parole per Buffon? È... Buffon. In questo momento è in una condizione esaltante, aiutato da un gruppo che lo fa sentire un punto di riferimento per tutti».

Infine, un augurio per il Andrea Agnelli che oggi compie 40 anni: «Fa piacere avere un Presidente così giovane, perché è sempre a contatto con noi e ci capisce. La sua vicinanza è stata importante in nel momento più difficile, quindi che dire... Tanti auguri Presidente!».

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