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Crocevia Bayern Monaco

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Crocevia Bayern Monaco
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Crocevia Bayern Monaco

E così agli ottavi affronteremo la squadra che ha chiuso la prima fase a gironi di questa Champions con il più alto numero di più tiri (103), più possesso palla medio (71,6%) e più passaggi (4368): il Bayern Monaco.

Sono otto i precedenti in Champions League a partire dal 2004, quando la Juventus si impose 1-0 al Delle Alpi grazie al gol proprio di Pavel Nedved, che oggi era a Nyon a commentare a caldo il sorteggio. E’ questo lo storico delle sfide tra Juventus e Bayern Monaco, che racconta di tre vittorie bianconere, un pareggio e quattro successi bavaresi per un totale di 6 gol fatti e 11 subiti. Buffon è l’unico superstite di quella squadra, allenata da Capello, che riuscì a mettere alle corde il Bayern di Magath, Kahn, Lucio, Salihamidzic, Ballack e Zè Roberto nella terza giornata del girone di Champions 2004/2005.

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Il ritorno vide i bianconeri imporsi nuovamente all’Olympiastadion di Monaco di Baviera grazie al gol in zona cesarini di Alex Del Piero (dopo una grande azione di Ibrahimovic): una squadra solida e compatta, quella, in grado di non subire reti nelle prime quattro partite del gruppo e capace di ottenere tre punti con il minimo sforzo offensivo e senza correre rischi. Sugli scudi, in quella sera tedesca di undici anni fa, un super Gianluigi Buffon, superbo a salvare il risultato fino all’ultimo secondo.

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Un doppio 2-1, all’andata in Germania a favore dei tedeschi e al ritorno a Torino a favore della Signora, è il punteggio passato alla storia dopo il doppio confronto nel girone di Champions 2005/06, che per il secondo anno di seguito ci riservò la compagine bavarese già in group stage.

Di Ibra il gol della Bandiera all’Olympiastadion, dopo che i tedeschi si erano portati avanti prima con Deisler, quindi con Demichelis. La doppietta di Trezegol risultò decisiva invece al Delle Alpi, quando la Signora restituì il favore davanti al proprio pubblico ad inizio novembre. La Juve si qualificò come prima del girone a punteggio pieno, seguita proprio dal Bayern. Quell’edizione la vinse il Barcellona per 2-1 sull’Arsenal, a Parigi.

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Un altro accoppiamento nello stesso gruppo ci è capitato nel 2009/10, quando i bavaresi si qualificarono come secondi dietro il Bordeaux agli ottavi di finale, mentre la Juventus arrivata a 8 punti (due dietro il Bayern) dovette accontentarsi del passaggio in Europa League. Il Maccabi Haifa, quarta squadra del gruppo A, terminò a quota zero.

Zero a zero è stato il punteggio all’Allianz Arena quando in panchina sedeva Ciro Ferrara, ed in campo oltre a Gianluigi Buffon scendevano anche Marchisio e Chiellini. Il punteggio si fece più severo al ritorno, quando la compagine allenata da Van Gaal si impose in rimonta con il rotondo punteggio di 1-4 nonostante lo svantaggio iniziale dopo la rete di Trezeguet. In gol, quella sera, andarono Butt (rigore), Olic, Gomez e Tymoschchuck.

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Una partita senza storia, quella dell’aprile 2013, quando Juve e Bayern si giocarono l’accesso alle semifinali di Champions prima all’Allianz, poi allo Juventus Stadium. Da un lato Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Pirlo, Marchisio, Peluso, Vidal, Matri e Quagliarella, dall’altro lo squadrone di Heynckes poi vincitore del titolo a Wembley, in una finale tutta tedesca.

Il doppio 2-0 in Germania fu firmato da Alaba e Muller, mentre al ritorno giustizieri della Signora furono Mandzukic e Pizarro

Già, Mario Mandzukic. L’attaccante – come vedete nella grafica twittata dal club bavarese nel momento del sorteggio – è uno dei grandi ex della sfida.

Gli altri due naturalmente sono Kinglsey Coman e Arturo Vidal, bianconeri fino a quest’estate ed ora nelle fila del Bayern Monaco.

Il croato ha vestito la maglia del Bayern per due stagione dal 2012 al 2014, sollevando il trofeo a Londra. Per lui in Champions League con i bavaresi sei gol in 20 presenze.

El Guerrero ha giocato nella Juventus per quattro stagioni dal 2011 al 2015: 48 gol in 171 presenze totali. Quest’anno in Bundesliga ha segnato due volte su 16 apparizioni, offrendo 4 assist per i compagni. Ancora a secco di reti in Champions, invece – statistica che speriamo rimanga inalterata. Per Coman in bianconero le statistiche parlano di una rete in 22 partite, oltre all’apparizione nella finale di Champions. Con la nuova maglia, il 19 francese ha messo il suo nome a tabellino marcatori già tre volte in campionato, mentre in Europa si è esaltato in versione assist man (5 passaggi chiave in 4 partite, conditi da una rete).

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