04 ottobre 2015
A fine partita, Buffon lo abbraccia e gli mormora qualche parola. Paulo Dybala sorride, e risponde al suo Capitano. SuperGigi, a sua volta, ricambia il sorriso.Questa, in un’immagine, Juve-Bologna (3-1): il gigante veterano, campione di mille battaglie, e il giovane ed imprevedibile talento, incaricato oggi dal mister di mostrare d’avere spalle tanto larghe quanto quelle di Buffon, nel tirare il rigore.«Mi ha chiesto dove avevo tirato il penalty perché sicuramente non l’ha visto», ha confessato l’attaccante argentino, che già conosce l’abitudine del Capitano di non guardare i rigori bianconeri. Ma dopo questo aneddoto, trova spazio nelle parole di Dybala l’analisi del match. Ecco dunque le considerazioni del bomber sudamericano ai microfoni di Sky Sport e Mediaset Premium, a bordo campo.«Penso che dobbiamo continuare a lavorare perché non possiamo prendere gol sulla prima giocata», la sua analisi. «Abbiamo reagito bene, trovando il pareggio subito. Nella ripresa abbiamo fatto una partita importante, senza concedere opportunità».
E il rigore… «è stata una decisione del mister», ha confessato, rivelando il verdetto di Allegri su chi tra Pogba, Morata e Paulo avesse dovuto prendersi quella responsabilità. «Siamo tutti uniti, vogliamo vincere, non importa chi tira».L’ultima domanda non può che riguardare la meritata convocazione in Nazionale, con la sua Argentina. «Sono felice, non so come dire in italiano…». Già, perché l’emozione è forte, ed è giusto che poche siano le parole in questi casi. Uno sguardo carico di gioia basta, ed avanza.
