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Evra non vuole scuse, vuole vincere mercoledì

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Evra non vuole scuse, vuole vincere mercoledì
Evra non vuole scuse, vuole vincere mercoledì
Evra non vuole scuse, vuole vincere mercoledì

«Non sono un giocatore che cerca scuse: siamo tutti responsabili. La squadra è si più giovane, ma non dobbiamo cercare scuse perché tocca a noi anziani metterli in circostanza di giocare bene».

Patrice Evra si è presentato con queste parole in mixed zone, al San Paolo, dove è stato chiamato da Sky Sport e Mediaset Premium a rispondere alle domande sulla sconfitta della Signora. La terza, in campionato.

«Non sono uno che vende sogni, ma posso dire non sono affatto in panico per la sconfitta di stasera. L’insuccesso fa meno male del pareggio contro il Frosinone. Dobbiamo accettare le critiche, tuttavia, e lavorare per vincere mercoledì, in un’altra competizione».

Il francese rifiuta ogni stereotipo derivante dai risultati di inizio stagione, che vedrebbero la Signora ottima in Champions e in emergenza in campionato. Forte della sua esperienza nel mondo del calcio, il terzino sinistro ha continuato nella sua analisi della serata affermando che «non mi piace che la gente inizi a dire che siamo più forti in Europa rispetto al campionato. Tanta gente sottovaluta la qualità della Serie A TIM. Ora tutte le squadre sono molto organizzate e vogliono vincere contro la Juve. Chi non se la sente di affrontare questa pressione non può giocare qui. Aspetto la partita di mercoledì: la Juve dovrà rivedere i propri obiettivi. Ora il primo è vincere la prima in casa. Fa sorridere, però è così».

E così, d’altronde: concordando con Allegri, secondo cui solo i bianconeri possono invertire questa tendenza, Evra ha concluso con l’auspicio di ritrovare quell’appellativo a lui così caro, ovvero quello di vincente, già dalla gara contro il Siviglia.

«Vivo nel presente. Non vivo nel passato né parlo del futuro, perché al momento ti può fare venire l’ansia visto che abbiamo 5 punti. Sono sempre positivo, e nello spogliatoio non sento una squadra allarmata: anche noi anziani dobbiamo fare il nostro lavoro e aiutare i più giovani. E’ vero che abbiamo cambiato tanti giocatori, ma non mi riposo su queste scuse. Ora ho perso, quindi sono scarso. Quando vincerò, sarà diverso».

E, conoscendolo, farà di tutto perché questo avvenga già fra pochi giorni, davanti ai propri tifosi.

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