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Gasperini: «La Juve rimane squadra da battere»

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Gasperini: «La Juve rimane squadra da battere»
Gasperini: «La Juve rimane squadra da battere»
Gasperini: «La Juve rimane squadra da battere»

Penultimo Genoa-Juve: gara tiratissima, rigore neutralizzato da Buffon e magia di Pirlo allo scadere, su calcio piazzato. Finisce con una vittoria bianconera di misura conquistata con le unghia e con i denti, all’ultimo momento.

Ultimo Genoa-Juve: stesso copione, ad attore protagonista invertito. Ci pensa infatti Antonini a far esultare il Grifone ad una manciata di istanti dal termine del match.

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E' proprio considerando i precedenti al Luigi Ferraris che il tecnico rossoblu Gasperini, intervenuto oggi nella sala stampa del centro sportivo Signorini, non vuole incasellare Genoa-Juventus in nessun pronostico che non sia uno aperto a qualunque risultato e a qualsiasi sorpresa.

«Credo quella di domani sia una partita a sé», ha detto l’allenatore che, con le giovanili della Juve, ha vinto il Viareggio nel 2003. «Non penseremo al loro inizio, né alla gara dell'anno scorso. È una grande squadra, non è inferiore a nessuno e rimane quella da battere. Hanno vinto gli ultimi 4 scudetti. Ho un mia idea su che Juve aspettarmi, ma vedremo domani.

Non scoprendo le proprie carte, come da tradizione, Gasperini ha predicato la massima attenzione durante tutto l’arco dei 90’ perché contro i bianconeri ogni minima disattenzione potrebbe essere fatale. «Devi avere intensità, difendere ed essere ben organizzato. Vogliamo cercare di ricalcare le gare fatte con le grandi: due anni fa abbiamo perso all'ultimo e vinto l’anno successivo allo stesso modo. Vediamo cosa succede».

«Anche la Juve è aggressiva», come può essere che sia il Genoa domani. «Non ti lasciano giocare tantissimo. Noi cerchiamo di impostare le partite non facendo giocare bene l'avversario», ha ammesso quindi l'allenatore piemontese, rispondendo ad una domanda dei cronisti in sala.

L’obiettivo è quello di non far sì che la Juve inizi la sua riscossa in Serie A TIM proprio da Marassi, naturalmente: «Sono partiti male in campionato, dicono di voler cominciare il loro campionato qui da Genova, quindi vediamo cosa accadrà»

Passando invece allo stato di forma della propria squadra, «la situazione infortunati la sappiamo», è stata la sua risposta. «Perin, Munoz e Ansaldi non li abbiamo ancora avuti a disposizione. Abbiamo purtroppo avuto infortuni lunghi. In attacco non abbiamo recuperato nessuno, abbiamo perso Costa domenica. «Dzemaili», invece, «è arrivato da due settimane. Sta lavorando come tutti. Le ultime tre partite mi hanno lasciato soddisfatto, a parte gli ultimi minuti a Firenze. In prospettiva possiamo solo crescere».

«Abbiamo giocatori che sono stati fuori a lungo e che sono appena arrivati. Ora ci stiamo allenando bene, ci sarà occasione per tutti di vedere a che punto sono. Il nostro campionato va visto come un'opportunità di vedere finalmente giocatori attivi», ha concluso Gasperini, aggiungendo che non si fida della Juve proprio perché, nelle ultime uscite, «i bianconeri non hanno sempre meritato di perdere. Hanno cambiato tanto, perso tanti giocatori ma ne sono arrivati altrettanti di grande valore. Sono stagioni che iniziano, così ma non tolgono valore ad una grande squadra».

Un valore che la Signora è chiamata a dimostrare domani pomeriggio alle 15, sul campo della squadra di un tecnico che ha ottenuto due successi in 11 sfide nella massima serie contro la Vecchia Signora, entrambi al Ferraris con il Genoa. E che andrà sicuramente alla caccia del terzo, fino all'ultimo istante.

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