secondo gol di bettega olympique marsiglia.jpg

I precedenti marsigliesi

SHARE
I precedenti marsigliesi
I precedenti marsigliesi
I precedenti marsigliesi

La prima volta che la Juventus incontrò una squadra francese lo fece in terra transalpina, allo Stadio Parc des Princes una sera di ottobre del 1964. Fu un pareggio, 0-0 contro lo Stade Français, senza che Combin, Del Sol e Stacchini potessero sbloccare l’impasse della gara (ci penserà Da Costa nel dicembre dello stesso anno, quando si giocò il ritorno dei sedicesimi di Coppa delle Fiere al Comunale).

Stasera, venticinque gare ufficiali contro squadre della vicina Francia più tardi, torniamo a duellare contro una delle formazioni con cui abbiamo una storia di confronti diretti meno ricca, ma non certo meno affascinante.

Edizione della Coppa dei Campioni del ‘72/73, la stessa che vedrà la Juventus raggiungere per la prima volta la finale del trofeo a Belgrado contro l’Ajax di Cruijff. Il cammino nella competizione inizia ai sedicesimi proprio contro il nostro prossimo avversario in amichevole, l’Olympique della vicina Marsiglia.

Se il primo atto di quella doppia sfida, il 27 settembre 1972, se l’era aggiudicato la formazione francese per 1-0 sfruttando un’autorete sfortunata di Salvadore, “Adieu, Marseille” fu invece uno dei titoli dei giornali sul match di ritorno. Una vittoria per 3-0, netta e perentoria.

bettega e anastasi olympique marsiglia.jpg

“In una furia agonistica che esaltava il carattere anche se a volte riusciva a confondere i suoi stessi temi tattici – si legge su Hurrà Juventus dell’epoca – la Juventus ha disintegrato la squadra francese. Un «uno-due» di Bobby-gol e poi un uppercut al fegato di Haller hanno messo in ginocchio nel primo tempo le velleità dell’Olympique".

Continuiamo a leggere...

“Scattata ruggendo orgoglio, la squadra campione non ha concesso nulla ai suoi avversari, malgrado dovesse subire ogni tanto i toni piacevoli dei vari Lec'lercq e Bonnel. E quando Skoblar entrava in possesso del pallone, «Tarzan» Morini usciva dalla caverna randellandolo senza remissione. Era una gara da vincere subito, per evitare equivoci tattici, insabbiamenti di manovre e irritazione nervosa: lo scatto iniziale della Juve ha subito fatto vedere cosa siano carattere e concentrazione”.

“E c'è Bettega, uomo che pare nato con il pallone, talmente si immedesima in azioni collettive e sfrutta gli spunti personali : voleva segnare al Comunale, e c'è riuscito subito, grazie alla fiducia che i compagni hanno in lui. La sua testa riesce a «pilotare» da vicino e da lontano, cross e parabole che altrimenti andrebbero perduti.”

“Juve vincente e lo si era detto: bastava mettere in rete i gol di scarto che la teoria assegnava ai bianconeri secondo una giusta valutazione delle due squadre in campo. L'Olympique non è affatto da disprezzare. Sa disimpegnarsi, si muove, imposta gioco sulle fasce (spesso assai meglio degli stessi bianconeri: vecchio disagio del nostro football), ma ha dovuto subire nei fianchi la rabbia aggressiva, la tenaglia furibonda dei torinesi”.

“Un'autentica fornace il Comunale: l'unico motivo intinto intinto in una certa calma era la canzone di Sinatra : «Straniero nella notte», che funzionava da riempitivo prima della gara. Ma gli «stranieri», e cioè i simpaticissimi marsigliesi, non avevano più nulla da dire sul campo, violentati com'erano dalla spinta bianconera”.

olympique 2.jpg

“Bobby-gol e Haller sopra tutti , com'era nei voti di chi voleva rivedere il giovane attaccante e di coloro che chiedevano al «vecchio» Helmut un tocco di genio: puntuale, il tedesco è scattato su un pallone, fuggendo in balzi progressivi impressionanti, e fulminando poi a rete dopo trentacinque metri da olimpionico.

Un capolavoro del contropiede, suprema ricetta della Coppa Campioni.”

Questa, dunque, la storiografia ufficiale della sfida.

Ad onor del vero, tuttavia, Juventus ed Olympique Marsiglia si sono affrontate in amichevole anche il 23 agosto 1994, all’alba di quell’era Lippi che avrebbe consegnato in bacheca, per cominciare, uno Scudetto (il 23°) e la nona Coppa Italia.

Quella sera la Signora perse 2-0 con doppietta dell’irlandese Tony Cascarino e, nonostante a quella sconfitta se ne sommò un’altra ai rigori contro il Verona, qualche giorno più tardi, questo non impedì ai bianconeri di iniziare una campagna trionfale con il giusto piglio, pareggiando prima a Brescia e quindi inanellando una serie di sei vittorie consecutive.

Potrebbe Interessarti Anche