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Juve-Atalanta a parti invertite, nella storia

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Juve-Atalanta a parti invertite, nella storia
Juve-Atalanta a parti invertite, nella storia
Juve-Atalanta a parti invertite, nella storia

Nel lungo racconto dei confronti tra Juventus e Atalanta, che risale alla fine degli anni ’30, è accaduto solamente quattro volte che gli orobici fossero avanti in classifica rispetto alla Signora al momento di scendere in campo.

Non successe né il 23 gennaio 1938, data della prima sfida giocata a Torino in Serie A e terminata 5-0 con un grande Varglien II sugli scudi (e autore di una tripletta), né il 7 ottobre 1951, quando i bianconeri di Muccinelli, dei due Hansen e di Boniperti travolsero la Dea con un roboante 7-1, il risultato più netto nell’epopea di questo confronto.

Per vedere l’Atalanta affrontare la Juventus con una classifica più virtuosa si deve aspettare il 1 aprile 1956, quando per la prima ed unica volta gli atalantini riuscirono ad arrivare oltre il mese di ottobre a più punti della Juve, ma non riuscirono tuttavia a batterla (il confronto terminò 1-1, con la Signora che non riuscì nel sorpasso, staccata di una sola lunghezza a quota 24pt.)

Già perché dei 106 precedenti nella massima serie tra queste due squadre (bianconeri a quota 60 vittorie), la formazione di Bergamo è riuscita a portare a casa due/tre punti solamente in undici casi.

Uno di questi avviene il 13 settembre 1961, ovvero nella seconda occasione in cui la classifica tra Juve e Atalanta appare ribaltata: bianconeri a quota 2, orobici a 4 (dopo quattro giornate).

La partita termina 3-1 allo stadio Comunale di Bergamo, con gol della bandiera juventino del gigante gentile e gallese Charles.

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E’ invece la quinta giornata di andata del campionato 1964/65 quando il duello calcistico si disputa con Juve ferma a 4 punti ed Atalanta appena più avanti, a 6 lunghezze: l’11 ottobre di quell’anno tante emozioni ma nessun gol né per la squadra di Herrera, né per quella di Valcareggi, fino a quel momento addirittura prima in classifica.

“Pur perdurando l'assenza del duo Sivori-Salvadore e portando in campo Del Sol per la prima partita della stagione, dopo l'operazione subita. La squadra schierava un attacco inedito con Da Costa e Del Sol mezze ali e non si poteva quindi pretendere che di primo acchito trovasse quell'accordo di gioco che era stato fino a ieri latente”, scriveva l’edizione di novembre del nostro storico magazine ufficiale, Hurrà Juventus. “Combin ha dato prova della sua vitalità e ci ha anticipato alcune intenzioni di gioco che fanno sperare. Dove la squadra ha confermato di essere ormai a punto è stata la difesa che con Castano libero e con Bercellino ha assunto un carattere. In nessun momento la formazione nerazzurra ha dato l'impressione di poter passare attraverso le maglie bianconere. A noi è parso, tuttavia, che la squadra nel secondo tempo abbia troppo poco osato nei confronti dell'avversario mutilato per l'assenza di Bolchi. Quasi fosse paga del punto che, con lo zero a zero, avrebbe potuto conseguire. La sua tattica è stata prudenziale; forse con una maggior intraprendenza avrebbe conseguito la vittoria. Ma del senno di poi!”

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L’ultimo precedente a parti invertite è a suo modo storico, e non solo per il risultato (4-1), ma perché segna il debutto in bianconero di una leggenda della Juve, Moreno Torricelli, pagato 50 milioni, di professione fino all’anno prima imballatore di mobili.

Baggio e Vialli guidano l’attacco contro la squadra allora allenata da Lippi, che conta Montero tra le sue fila e Ganz, autore del gol della bandiera orobico, in attacco (ma solo sfruttando uno svarione difensivo di Julio Cesar).

Le reti della Juve sono tutte da gustare in questo video, tratto dai nostri archivi Youtube ‘Blasts from the Past’. E quello di Moeller, ad esempio, è da lustrarsi gli occhi.

Con la squadra di Reja ottava, e quella di Allegri 14esima in classifica al momento, domenica sarà la quinta volta quindi che la classifica premia la compagine lombarda – il cui miglior piazzamento in Serie A risale ad un quinto posto del campionato 1947/48 – prima del calcio d’inizio della sfida.

In tempi recenti, ovvero nel dicembre 2012, il 3-0 della Juve sull’Atalanta a Torino è maturato mentre i ragazzi di Colantuono navigavano in acque tranquille, “nella parte sinistra del tabellone” come si suole dire: la classifica infatti li vedeva al decimo posto, così come nel settembre 2014, quando però la differenza reti li penalizzava piazzandoli all’undicesima posizione di classifica (4pt).

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Allora decisero una doppietta di Tevez e la prima rete di Alvaro Morata in Serie A TIM, ovvero il giovane fuoriclasse che oggi compie 23 anni. E che speriamo riesca a festeggiare già domenica, nel modo che lui preferisce: colpendo di nuovo.

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