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Le sfide estive tra Juve e Borussia

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Le sfide estive tra Juve e Borussia
Le sfide estive tra Juve e Borussia
Le sfide estive tra Juve e Borussia

Il 15 dicembre 2014 l’urna di Nyon decretò che l’accoppiamento agli ottavi di finale di Champions League sarebbe stato Juventus-Borussia Dortmund.

Come è andato il doppio confronto ce lo ricordiamo tutti.

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Ciò che forse pochi di voi sapranno è che oltre alle nove sfide ufficiali giocate contro la formazione giallonera (che vi abbiamo raccontato qui), la Signora ha incontrato la formazione otto volte campione di Germania più volte nel corso degli anni, durante la preparazione estiva.

Domani, sabato 25 luglio 2015, sarà infatti il quarto confronto amichevole tra le due squadre dal dopoguerra ai giorni nostri. E proprio come accade per quanto riguarda il computo delle gare ufficiali (6 vittorie 1 pareggio e 2 sconfitte il bilancio complessivo), anche per i match in cui non c'è stato nulla in palio eccetto la felicità di una notte d'estate, l'ago della bilancia pende a favore dei bianconeri.

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In un Olympiastadion gremito, la Juve di Ranieri si presenta per il primo impegno amichevole di rilievo dopo il ritiro di Pinzolo, la vittoria sul Mezzocorona (1-7), la sconfitta di misura contro il Piacenza (0-1) e il successo per 1-2 sul campo del Brøndby IF, alla periferia di Copenaghen.

E' una partita che fa riassaporare alla Signora il profumo di Europa prima delle gare in Inghilterra (Emirates Cup) e dei preliminari di Champions League e che ripropone una delle più classiche sfide degli anni '90.

La Juve schiera Buffon in porta, difesa con Grygera, Mellberg, Chiellini e Molinaro; centrocampo con Camoranesi, Sissoko e Zanetti; Nedved dietro alle punte Amauri e Trezeguet.

Proprio come in Danimarca saranno Amauri e Iaquinta i mattatori di giornata. Già al 5', infatti, l'attaccante ora in forza al Torino finalizza un gran assist in mezzo di Grygera, insaccando in facile tap-in per la sopresa della difesa giallo oltre nera. Settima marcatura in quattro partite in quella frazione di estate bianconera.

Il raddoppio nasce invece da sinistra, dove Nedved si smarca e mette in mezzo col piede destro un traversone al bacio per Iaquinta, che deve solo insaccare in virtù della sua stazza e della libertà di movimento lasciatagli in area di rigore avversaria.

Il terzo gol è di pregevole fattura: la palla parte dai piedi di Poulsen, l’attaccante calabrese aggancia e con un pallonetto fulmina Weidenfeller. Un minuto dopo il Borussia trova il rigore su azione confusa in area, ma è la Juve a spuntarla alla fine. Per la squadra tedesca - a parte la rete dal dischetto - solo qualche occasione sporadica con Kringe e Buckley.

Ecco le azioni principali di quella gara in questo esclusivo filmato d'archivio che, come di consueto, sarà a breve disponibile nella nostra Playlist Youtube "Blasts from the Past"

La prima stagione dei numeri fissi per tutta la stagione (mister Lippi tiene conto dell’anzianità e delle presenze nella trionfale stagione passata nell’assegnarli) inizia archiviando uno scudetto, una Coppa Italia ed una finale di Coppa UEFA con la consapevolezza di avere per le mani un gruppo forte, unito e convinto di poter ripetere l’impresa.

La campagna di reclutamento ha portato il bomber Padovano, Jugovic, Lombardo, Pessotto, Sorin e Vierchowod, ovvero il giusto mix di esperienza, forza, entusiasmo, gioventù e valori morali che permettono di guardare con ottimismo alle nuove fatiche in vista, nonostante la defezione del Pallone d'Oro Roberto Baggio.

Se nella stagione 1994/95 l’antagonista principale della Juventus è stato il Parma, sembra che nella stagione ‘95/96 il posto dei parmigiani sia stato preso dal Dortmund. Dopo la doppia semifinale di UEFA dell'anno appena trascorso, la Juve avrebbe incontrato nuovamente nel proprio cammino europeo i giallo neri, i quali dopo due sofferte eliminazioni speravano di potersi riprendere la rivincita in Champions League. L’urna di Ginevra ha infatti deciso che a contendere il passaggio del turno a Juve e Borussia sarebbero stati i Rangers di Glasgow e i rumeni della Steaua Bucarest. Nomi prestigiosi per rendere il girone C il più difficile e competitivo.

L’ultima presenza della Juve nella Coppa dei Campioni risaliva alla stagione 1986/87 quando al secondo turno, dopo aver eliminato gli islandesi del Valur con un secco 11-0 complessivo, la formazione allora allenata da Marchesi venne eliminata dal Real Madrid.

Ma prima di incrociare le armi in Champions, Juve e Borussia Dortmund si trovano a duellare anche d'estate, al Manuzzi di Cesena, dove i bianconeri sbriciolano la difesa teutonica grazie a Jugovic, Ferrara e Del Piero.

E' una Signora bella e agguerrita, che gioca a tutta velocità e con pressing molto alto, capace di non fare ragionare mai l'avversario. Il Borussia, come scrisse una cronaca dell'epoca, "inizia e finisce con un tiro di Sammer da fuori area, al 3' , che timbra il palo. Fin li' e' sfortuna, poi inferiorita' netta".

Assenti per i gialloneri, già in forma campionato (sarebbe iniziato il 12 agosto contro il Kaiserslautern) Moeller, Kohler e Riedle. La partita - che sfortunatamente si ricorda per il crac dell'ex sampdoriano Lombardo al perone dopo un contrasto di gioco - passa alla storia anche per un gol pazzesco, assolutamente pazzesco di Alex Del Piero (uno che quando vedeva Borussia si scatenava...), entrato nel secondo tempo a prendersi il palcoscenico d'onore del Manuzzi, giocando di punta con il numero 21 sulle spalle.

Il torneo, dedicato nella sua edizione definitiva a Achille e Cesare Bortolotti alla guida dell'Atalanta quasi ininterrottamente dal 1970 al 1990, vide anche la partecipazione di due squadre che non si erano mai incrociate prima in sfide ufficiali.

Il primo confronto tra Juve e Borussia risale infatti al 5 maggio 1993, quando a Dortmund Dino e Roberto Baggio piegarono la resistenza di Rummenigge e compagni con un punteggio che si sarebbe visto più volte nel corso degli anni successivi: 1-3.

Lunga la lista delle squadre di caratura internazionale che nel corso degli anni si sono alternate in questo torneo: Marsiglia, Gremio, San Paolo, Vasco de Gama, Sampdoria, Milan, Borussia Dortmund, Real Sociedad, Udinese, Malines, Goteborg, Hull City, Siviglia, Braga e Queens Park Rangers.

Nel 1992, la partitella secca da 45 minuti Juve-Borussia finisce 1-1 con reti di Rummenigge e Galia, ma gli orobici guidati da Ganz (futuro capocannoniere di squadra con 14 reti) e da un giovane Paolo Montero battono prima i tedeschi per 1-0 e quindi, con lo stesso punteggio, anche la Signora (gol di Piovanelli), aggiudicandosi il primo e unico memorial Cesare Bortolotti (dall'anno successivo si chiamerà Achille e Cesare Bortolotti) .

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