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Maria Sole Agnelli e i Pentacampioni

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Maria Sole Agnelli e i Pentacampioni
Maria Sole Agnelli e i Pentacampioni
Maria Sole Agnelli e i Pentacampioni

I fili del passato, del presente e del futuro del calcio italiano e bianconero si sono incrociati, oggi, nella Sala Coppe del JMuseum. Una Contessa ancora bambina all’epoca del primo Quinquennio d’Oro e il capitano della squadra pentacampione, Gianluigi Buffon, con il trofeo dello Scudetto in mano, hanno camminato insieme verso la Sala Coppe del museo per consegnare all’eternità l’ultimo Tricolore vinto dalla Juventus.

Il tempo, questo pomeriggio, è sembrato sospendersi per qualche istante, quando i Magnifici Otto hanno infatti incontrato Maria Sole Agnelli, testimone dei successi dei due gloriosi lustri bianconeri. Insieme, hanno condiviso i ricordi della Contessa, prima di affidare il trofeo al JMuseum e al suo Presidente Paolo Garimberti.

Un cortocircuito temporale emozionante, unico nella storia di questo sport: a braccetto, lungo i corridoi del museo, hanno infatti camminato la figlia del primo Agnelli presidente della Juve, Edoardo, e colui che della Juve ha contribuito a farne la storia, divenendo il giocatore più imbattuto e più presente a livello di minutaggio.

Maria Sole Agnelli era piccola, nel 1935, e si emozionava ai racconti delle gesta di Combi, Rosetta e Caligaris e di quella squadra capace di dominare incontrastata il calcio italiano per cinque anni consecutivi. Oggi la Contessa per scaramanzia le partite non le vede mai. «Le preparo per mio marito ed esco dalla stanza», ha raccontato a Chiellini e compagni durante il loro incontro al museo.

«Però posso dire che al mattino presto accendo la televisione e vedo cosa ha fatto la Juve. E generalmente vedo anche una bella parata di Buffon».

«A quell’epoca i bambini non erano portati allo stadio», ha continuato Maria Sole Agnelli. «Adesso li portano in fasce addirittura. Però me lo ricordo come un tempo bellissimo. E poi mi ricordo che mia madre [Virginia Bourbon del Monte, n.d.r.] girava per Torino con un cane bianco e un cane nero, simbolo anche quello della Juventus».

Dopo 81 anni, la Contessa ha potuto gioire per un altro Quinquennio di vittorie, culminato nell’alzata di coppa di sabato scorso al termine della gara contro la Sampdoria.

Da domani, quindi, il trofeo del 34° Tricolore bianconero farà bella mostra di sé nella Sala Coppe del JMuseum, dove alla presenza del Presidente Garimberti è stato consegnato da Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Caceres, Padoin, Lichtsteiner e Marchisio.

I Magnifici Otto sempre presenti nella rosa bianconera in questi anni, e che sabato andranno alla caccia del loro decimo alloro negli ultimi cinque anni.

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