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Edoardo Agnelli

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Edoardo Agnelli
Edoardo Agnelli
Edoardo Agnelli

Un giro di orologio, in cui le ore sono decenni, ci accompagna attraverso una storia unica, nata per gioco, su una panchina, tanto tempo fa...

LA TERZA ORA (1917-1926)

Il Primo conflitto mondiale si chiuse e si tornò a vivere. Che per la Juventus fa rima con vincere. Nel 1926 diventammo campioni per la seconda volta. Il football è già sport nazionale, anche se la nuova prassi autarchica impediva di chiamarlo così, all’inglese. E allora chiamiamolo pure calcio.

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Questa terza ora della mia vita è tra quelle a cui sono più affezionata. È qui che la storia bianconera abbraccia Edoardo. È figlio del Senatore, il fondatore della Fiat. Il primo Agnelli juventino.Non servì votazione, venne eletto presidente per acclamazione. Era una calda sera del 24 luglio 1923 e il suo motto s’incise per sempre nel DNA del vero bianconero: “Dobbiamo impegnarci a far bene, ricordandoci che una cosa fatta bene può essere sempre fatta meglio”.

Molti anni dopo avrei preso sulle mie ginocchia i suoi figli, Giovanni e Umberto. Avevano il suo stesso carisma e anche per loro la vittoria più bella era quella che doveva arrivare. Per Edoardo ne sarebbero arrivate presto tantissime, tutte insieme.

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