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La carica di Leo

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La carica di Leo
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La carica di Leo

«Alla Juve non è permesso fallire due partite di fila».

Esordisce così, Leonardo Bonucci, parlando con Sky e Mediaset dell’ultima partita di campionato a Firenze, e soprattutto della prossima, domenica contro la Lazio. «Ne abbiamo parlato a lungo – spiega – Quanto è successo ci deve far capire che adesso non c’è più tempo, e che, semplicemente, non possiamo più sbagliare. Dobbiamo trarre insegnamento come sempre dalla sconfitta, come è stato in passato, ripartendo meglio di prima, a livello di intensità mentale e dimostrando per l’ennesima volta che la Juventus è la più forte di tutti in Italia e può giocarsela in Europa».

Aggiunge Leo: «Le strisce positive possono dare appagamento, ma ripeto, niente è permesso: si scende in campo per vincere. Abbiamo sbagliato molto, a Firenze ma anche dopo il secondo gol con l’Atalanta e a Doha, soprattutto dal punto di vista della mentalità e della voglia di essere ancora di più una squadra. Solo così possiamo giocarci i nostri obiettivi: tirando fuori gli artigli. Sono convinto che adesso verrà fuori la vera Juventus».

E non è certo, secondo Bonucci, una questione di moduli: «Abbiamo la fortuna di avere giocatori che si adattano ai vari sistemi di gioco, ma quello che conta è l’approccio: a Firenze avremmo potuto essere in sette, in difesa, ma avremmo preso gol lo stesso. Ci deve essere voglia di confrontarsi, sacrificarsi, sopperire all’errore e ascoltare i compagni, e di giocare in undici le due fasi, offensiva e difensiva. Abbiamo analizzato tutto questo, e l’analisi deve essere la nostra spinta decisiva».

E il banco di prova non è semplice, domenica: «La Lazio ha grande qualità, è maturata molto con Inzaghi, ha ottimi elementi e propone gioco. Inoltre è temibile nelle ripartenze, ci può mettere in difficoltà».

Bonucci guarda avanti, proprio come la Juve: «La società ha un progetto importante, che ti fa pensare a tanti anni di vittorie, che chiaramente dobbiamo conseguire sul campo. Per me è bello essere un punto di riferimento per i giovani».

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