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Allegri: «Serve una partita da Juve»

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Allegri: «Serve una partita da Juve»
Allegri: «Serve una partita da Juve»
Allegri: «Serve una partita da Juve»

«Sarà una bella sfida che sul piano della classifica conta più per loro che per noi». Massimiliano Allegri esordisce così, presentando Juventus-Napoli, biga match della settima giornata di campionato: «Per noi conta la partita, non la classifica. A livello mentale dovremo essere sereni, ma servirà una gara fisica, tosta, da Juventus.

Dovremo giocare bene contro una squadra che non ha cambiato giocatori, ma ha preso un allenatore importante, vincente, e si sta vedendo come la squadra abbia preso il suo carattere. Servirà entusiasmo da parte di tutti i tifosi dovranno essere molto presenti anche perché dobbiamo riscattare la sconfitta dell'anno scorso».

ANCELOTTI, UN PROFESSORE

Juve-Napoli non sarà solo un scontro al vertice, ma anche un confronto tra due degli allenatori italiani più vincenti di sempre: « Ancelotti ha vinto tutto, io molto meno, Questa mattina guardavo il palmares e dopo un po' ho smesso. Ha vinto talmente tanto che... ora si fermasse un attimino... - sorride Allegri - Trasmette serenità e sa rendere le cose semplici. La cosa più importante è cercare di entrare nella testa dei giocatori, perché nelle grandi squadre i valori : tecnici ci sono, ma si deve riuscire a far dare loro il massimo a livello emotivo. Vincere è difficile: Quando si corrono i 100 metri si fa in fretta a passare da 13 a 10 secondi, ma ci si mette molto a passare da 10 secondi a 9,99. E Carlo in questo è un maestro, anzi, un professore. Nel modo di affrontare le cose siamo simili, del resto veniamo dalla stessa scuola... anzi, ne approfitto per fare l'in bocca al lupo al Presidente Berlusconi e Galliani che rientreranno nel calcio».

COM'È CAMBIATO IL NAPOLI

Ancelotti ha già dato la sua impronta al Napoli che «sta cambiando nella gestione delle partite - ribadisce Allegri - nelle ultime gare ha preso solo un gol e subisce molti meno tiri in porta. Le qualità sono sempre quelle di giocatori importanti e Carlo ha avuto l'intelligenza di non distruggere quanto fatto da Sarri negli ultimi anni, ma ha portato il suo credo e la sua mentalità. È cambiato il loro modo di stare in campo, come difendono, un po' più bassi, mentre nella metà campo offensiva le qualità sono sempre le stesse i giocatori si conoscono e sono pericolosi».

CHI GIOCA?

Venendo alla formazione da schierare domani sera, il tecnico regala qualche anticipazione: «Giocheranno Bonucci, Chiellini, Alex Sandro, Pjanic, Matuidi e Ronaldo. Gli altri arrangiatevi - scherza Allegri con i giornalisti - Se ne volete un altro nome ve lo do... Szczesny. La squadra sta crescendo e sta trovando un suo equilibrio. Le scelte sono sempre dolorose perché ogni volta devo lasciare giocatori importanti in panchina: è toccato a Dybala, Mandzukic, Bernardeschi al momento il più in forma... Devo cercare di girare i giocatori anche perché martedì abbiamo una partita importante che ci potrà far prolungare il cammino in Champions. Gli infortunati? De Sciglio e Khedira dovrebbero rientrare per Udine, Douglas Costa speriamo per lo Young Boys».

RONALDO E CANCELO

L'attenzione si sposta quindi sull'inserimento di alcuni dei nuovi arrivati, a cominciare da Ronaldo: «Con il Bologna Cristiano ha giocato per la squadra. Bisogna migliorare nel trovarlo, ma questo passa dalla conoscenza del gruppo. Abbiamo iniziato a stare insieme dal 10 di agosto e se togliamo i giorni delle Nazionali saremo stati insieme 30 giorni. Mercoledì la squadra ha palleggiato bene e ha occupato bene gli spazi, deve migliorare la velocità con cui troviamo Ronaldo. Cancelo? È migliorato sia in fase difensiva che offensiva e nei tempi di gioco. Ha qualità straordinarie e in avanti gioca quasi da mezz'ala. Deve migliorare nello stare “dentro la partita” per 95 minuti, perché se ne esci per qualche minuto o secondo, nelle grandi partite gli altri possono fare gol».

LE MOTIVAZIONI SONO TUTTO

E “dentro la partita” domani dovrà starci tutta la squadra: «I dettagli, l'attenzione in fase difensiva, lo sfruttare al massimo le occasioni... tutto questo farà la differenza. Quest'anno abbiamo tirato più dell'anno scorso, ma in percentuale abbiamo segnato meno. Non sarà certo una gara squilibrata, nonostante la differenza di mote ingaggi, perché vincere non è mai semplice e lo dimostrano Real e Barcellona che hanno perso entrambe nell'ultimo turno. Il Napoli è una realtà del calcio italiano e la Juve negli ultimi anni ha vinto molto e ne sono orgoglioso. Ora dobbiamo ricominciare da capo, scrivere un nuovo capitolo, ma per farcela servono testa e motivazioni, che sono quelle che fanno la differenza».

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