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Un applauso infinito

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Un applauso infinito

Un lungo, commosso, applauso ricco di emozione e gratitudine. E’ il tributo della sala stampa dell’Allianz Stadium a un campione #UN1CO, che ha annunciato, trattenendo a stento le lacrime, che quella di sabato sarà la sua ultima partita da giocatore bianconero, dopo una storia d’amore durata 17 splendidi anni.

E’ un saluto spontaneo, arrivato da parte di tutte le persone presenti in Sala Stampa: tanti giornalisti, ma anche una nutrita rappresentanza del Club, guidata dal Presidente Andrea Agnelli, seduto a fianco a lui, e composta dal futuro capitano Giorgio Chiellini, dal Vicepresidente Pavel Nedved, dal CEO e General Manager Sport Giuseppe Marotta e dal Direttore sportivo Fabio Paratici.

IL GRAZIE DEL PRESIDENTE

Quella di oggi non è stata una conferenza stampa come le altre, e è stata aperta dalle parole del Presidente Andrea Agnelli, che ha voluto iniziare sottolineando i numeri stratosferici di Gianluigi Buffon, per poi ringraziare il capitano bianconero con un emozionante messaggio di amicizia.

«Trovare le parole è stato difficile. Gigi è una persona altruista, carismatica, trasparente, ambiziosa. E' un amico ed è il Capitano. E' sceso all'inferno con noi per poi tornare in paradiso. Noi gli saremo sempre grati».

«Gigi è una delle persone che ha frequentato casa mia più assiduamente in quest’ultimo periodo e abbiamo deciso tutto insieme – continua il Presidente - Ha sia proposte per ruoli fuori dal campo, che per continuare a giocare. Da parte nostra, avrà il pieno supporto per la decisione che prenderà».

Poi, rivolgendosi direttamente a lui: «Ci tengo a dirti grazie, grazie di cuore per questi ultimi 17 anni. Goditi l’Allianz Stadium Sabato come l’Allianz Stadium si godrà te. Grazie, fino alla fine».

L’EMOZIONE DI GIGI

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Dopo il commosso abbraccio con il Presidente, prende la parola un emozionato e sorridente Gianluigi Buffon che, trattenendo a stento le lacrime, parla con il cuore in mano: «Prima di tutto vorrei ringraziare Andrea Agnelli, che è molto più di un Presidente: in questi anni abbiamo sviluppato un rapporto unico di vicinanza, condivisione e amicizia. Fattori come onestà, lealtà, lotta feroce all’ipocrisia, sono i comuni denominatori che ci hanno unito. La sua presenza e quella della dirigenza e di Giorgio, che prenderà meritatamente i gradi di capitano, sono un grande onore e un grande piacere per me». E ha continuato: «Oggi è una giornata particolare, ricca di emozioni, ma ci arrivo con tanta serenità, tanta felicità e appagamento. Sentimenti figli di un percorso straordinario e bellissimo che ho avuto la fortuna di condividere con tante persone che mi hanno voluto veramente bene. L’ho percepito giorno dopo giorno, cercando sempre di fare il mio meglio per ripagarlo».

UNA GRANDISSIMA AVVENTURA, FINO ALLA FINE…

«Quella di sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus – annuncia Buffon - Ritengo sia il modo migliore per finire questa grandissima avventura, dopo altre due vittorie importanti e con la vicinanza e l’accompagnamento del Presidente e del popolo juventino.»

«La mia paura era quella di arrivare alla fine del percorso con la Juve da “sopportato” o da giocatore che aveva fuso il motore. Non è stato così, e sono orgoglioso di aver espresso in campo fino a 40 anni sempre delle prestazioni all’altezza del mio nome e di quello della Juventus. Questa è la più grande gratificazione e per questo arrivo sereno e felice a questa decisione.»

Il Capitano riflette sulle ultime 8 incredibili annate in bianconero: «A 32 anni, quando tutti pensavano che Buffon avesse finito sua grande carriera ho trovato dentro di me e grazie al club la forza per far diventare questa grande carriera unica ed era impensabile anche per me 8 anni fa di ritrovarmi ora con così tante soddisfazioni e trofei in più. Ma la bellezza di battersi per una sfida è l’essenza della vita, e in particolare dello sportivo».

Poi, i ringraziamenti verso la grande famiglia bianconera, conclusi con un altro emozionante abbraccio con il Presidente: «Voglio ringraziare la famiglia Juventus. Se a 40 anni sono ancora in campo in questo modo è solo merito della Juve e della sua filosofia, unica nel mondo. Filosofia che ho fatto mia, che userò in futuro nel dopo calcio se dovesse servire. Al di là dei trofei e tutto quello che mi ha dato, questo è il più grande insegnamento e la ringrazierò per sempre».

IL FUTURO

«Cosa farò in futuro? Sabato giocherò l’ultima partita con la Juventus, e questa è l’unica cosa certa. Fino a 15 giorni fa ero sicuro avrei smesso di giocare. Adesso sono arrivate diverse proposte stimolanti sia dentro che fuori dal campo. Quella fuori dal campo è arrivata dal Presidente».

«Dopo questi 3 giorni pregni di emozioni, la prossima settimana prenderò la decisione definitiva e seguirò ciò che urla la mia indole e la mia natura, ma con la massima serenità. Di sicuro non sarà in Italia. Qualsiasi cosa, continuerò a essere sereno».

UNA STAGIONE INCREDIBILE

Non mancano le riflessioni sulla sua ultima stagione in bianconera, ricca di colpi di scena e chiusa, come da tradizione, alzando al cielo due splendidi trofei: «E’ stata un’annata snervante e stancante dal punto di vista emotivo già da Novembre per il peso enorme del fallimento mondiale. E’ stata una stagione con bassi inaspettati e picchi incredibili. Dopo la partita con il Napoli c’era da capire se riuscivamo a ricompattarci, ma abbiamo dato una risposta incredibile».

L'EREDITA'

Un’eredità pesante la sua, ma Gigi rassicura tutti i tifosi bianconeri: «Juve ha Szczęsny, un portiere di valore eccelso, per lo meno quanto il mio e che ha 13 anni in meno. E’ un ragazzo intelligente, che ha voluto imparare cosa vuol dire stare nello spogliatoio della Juve e ha tanti grandi esempi da cui imparare. Il Club sa programmare il futuro, che, come il presente e il passato, sarà sicuramente un futuro vincente».

In questo futuro, il Capitano sarà Giorgio Chiellini: «A Giorgio non posso dare consigli. Abbiamo vissuto in simbiosi per 13 anni, nello spogliatoio e in campo. Giorgio incarna alla perfezione quello che deve essere Capitano della Juve. A lui mando un in bocca al lupo speciale e ricco di affetto. Tutti i traguardi e i record di imbattibilità non sono solo merito mio, ma gran parte la devo ai miei compagni e soprattutto a uno come Giorgio che è sempre stato un punto di riferimento. Lo ringrazio di cuore e sono sicuro che farà il meglio per la Juve e i suoi tifosi».

L’APPLAUSO INFINITO

La chiusura spetta ancora al Presidente Andrea Agnelli, che con commozione omaggia un campione infinito e una leggenda bianconera.

«In un calcio globale che cambia, le bandiere esistono, e Gigi ne è l’esempio. Dei 100 anni della nostra famiglia tu hai ne hai rappresentato il 20%, e dei trofei allo Juventus Museum il 30% sono tuoi. Ci ha emozionato averti e raccontare la tua storia.»

«Ti meriti l’applauso di tutti».

L’applauso infinito dedicato a un campione veramente #UN1CO.

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