La Juve al Quirinale

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La Juve al Quirinale

«Voi siete la punta di diamante di un grande movimento sportivo, il più popolare e amato e siete un modello di comportamento per moltissimi giovani, quindi avete una grande responsabilità» È questo il messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indirizzato a Juventus e Milan, i cui dirigenti, staff tecnici e giocatori, sono stati ricevuti oggi al Quirinale, insieme agli arbitri della finale di Coppa Italia, al Presidente del CONI Giovanni Malagò, al commissario della FIGC Roberto Fabbricini, al Direttore Generale Michele Uva e al Presidente della Lega Serie A Gaetano Micciché. Prima del capo dello stato, era intervenuto Giovanni Malagò: «Siamo felici e molto orgogliosi di essere qui oggi nel rispetto di una tradizione che si ripete da tanti anni: la Coppa Italia, diventata ormai la Coppa del Presidente della Repubblica – ha esordito il Presidente del Coni - Sono felice che asi affrontino le due squadre più titolate del calcio italiano. Domani vogliamo che sia una festa dello sport».

BUFFON E BONUCCI

Sono poi stati Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci a ribadire quanto sia sentita dai giocatori la responsabilità di poter indirizzare con il proprio esempio, i comportamenti di molti: «Siamo qui insieme al Milan in occasione di una competizione, la Coppa Italia, che negli ultimi anni si è parecchio rivalutata grazie all'ottimo lavoro svolto - ha sottolineato il capitano bianconero - Questo dimostra che quando ci sono idee e voglia si possa rendere bella anche qualcosa in declino. Sappiamo bene cosa significhi rappresentare Juventus e Milan e promettiamo di mettere in campo il massimo impegno e la massima lealtà e se vinceranno i nostri avversari stringeremo loro la mano». «Noi e la Juventus abbiamo il dovere di celebrare la grande festa del calcio - ha concluso Bonucci - Il Milan farà la sua parte e per esperienza diretta lo farà anche la Juventus. Troppo spesso si perdono di vista le reali finalità di questa disciplina, godiamoci la festa e facciamo divertire i milioni tifosi che ci guarderanno».

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