Black & White Stories Mondiali: il 1978 di Zoff

Dino Zoff con il Commissario Tecnico Enzo Bearzot e il suo alter-ego del Torino, nonché grande amico, Luciano Castellini. Un'immagine che racconta un anno speciale nella carriera di uno dei miti della Juventus e della Nazionale, il 1978.

IL CAMPIONE D'ITALIA

Dino Zoff a Villar Perosa, ai nastri di partenza dell'annata 1977-78. Stella e scudetto sul petto, la Juve è reduce da una grande stagione con la doppia affermazione in campionato e in Coppa Uefa. In azzurro, l'Italia approda al Mondiale d'Argentina eliminando l'Inghilterra nel girone. E il numero 1 in bianconero è saldamente il titolarissimo di una squadra caratterizzata da una fortissima presenza di compagni di club.

SAN DINO

L'exploit dell'anno Zoff lo compie in Coppa dei Campioni. Nel ritorno dei quarti di finale San Dino, come lo ribattezzano i tifosi, para due rigori nell'epilogo di Juventus-Ajax in un Comunale entusiasta. La rivincita olandese arriverà in Argentina, anche se poi a prevalere sarà la nazionale di casa.

IL MENO BATTUTO

Una foto di Juventus-Vicenza, il giorno della celebrazione del diciottesimo scudetto già acquisito dai bianconeri. Zoff chiude il campionato – che come è avvenuto prima e avverrà dopo lo vedrà presente in tutte le gare – incassando 17 reti, che determinano come la difesa bianconera sia la migliore delle 16 partecipanti.

LE CRITICHE E LA RIVINCITA

Una curiosa foto di Zoff in una gara di pallanuoto. Al Mondiale del 1978, l'Italia incanta, sfiorando la finale. I 2 gol incassati proprio con l'Olanda – e quelli con il Brasile nella sfida per il terzo posto – pongono Zoff sul banco degli imputati perché arrivano con tiri da lontano. Come sempre, alle polemiche Dino reagisce con il silenzio e i fatti. Quattro anni dopo, con lo stile che gli è unanimemente riconosciuto, sarà lui il capitano che alzerà la Coppa dei Mondo in Spagna.