Le impressioni di Allegri dopo il pari col Chievo

Ci vuole pazienza per conoscersi, consapevolezza nei propri mezzi ma anche una buona dose di incoscienza e di spensieratezza nell’affrontare i prossimi impegni, a partire dall’importante sfida contro il Manchester City di martedì.

Non parla quindi di crisi né di allarme, mister Allegri, dopo il pari per 1-1 contro la formazione clivense, maturato dopo aver tirato 26 volte (di cui 7 nello specchio), aver effettuato un egual numero di cross ed aver mantenuto saldamente in mano il pallino del gioco offensivo (69.5% il possesso palla).

«Una squadra nuova deve crescere dentro le difficoltà», ha voluto sottolineare il mister ai microfoni dei media, convinto che partite come questa servano a forgiare il carattere della squadra e a rodare i meccanismi tattici visto l’inserimento di tanti nuovi acquisti. «Bisognava avere più tranquillità sull’1-1 perché mancavano ancora 10 minuti. Ai ragazzi non ho da rimproverare nulla: abbiamo tutto il tempo per rifarci e preparare al meglio la partita di martedì, in questo periodo ci vuole un po’ di incoscienza e di spensieratezza».

Ma volendo vedere il bicchiere mezzo vuoto, ovvero cosa non è funzionato stasera, ecco su cosa si può lavorare in vista delle prossime sfide.

«Bisogna affinare l’equilibrio in fase difensiva e potevamo fare meglio coi centrocampisti», è stata la risposta del mister. «Abbiamo creato molto, almeno cinque palle gol importanti nel primo tempo. Il secondo è stato più confusionario ma abbiamo avuto un paio di palle importanti per pareggiare».

La grande mole di folate offensive non sono riuscite a concretizzarsi, nonostante la veemenza negli attacchi bianconeri. Basta ripensare all’azione palo-ribattuta-fuori di Pereyra, Pogba e Dybala. «E’ un momento così», non nasconde Allegri. «Abbiamo subito gol al primo tiro in porta contro Udinese e Chievo, ma il carattere e la qualità dei ragazzi è talmente alta che ci sono margini di miglioramento. Bisogna essere realisti, accettare la classifica che è brutta ma affrontare con serenità le prossime gare».

Sulle scelte di formazione, il tecnico toscano ha spiegato che «Pogba veniva da due partite giocate con la nazionale e da un periodo non brillante, quindi gli ho concesso un mezzo turno di riposo. Ho una rosa abbondante, ma chi è sceso in campo ha fatto bene. Bisogna smettere di stare a parlare dei giocatori dell’anno scorso».

«E’ un momento in cui veniamo da due sconfitte, e c’era ansia di far gol», ha aggiunto, in conclusione «Dovevamo farli correre di più e spostare il gioco più da una parte all’altra, ma credo che esista fisiologicamente una crescita da parte del gruppo. L’approccio alla partita è stato buono. Dobbiamo vedere positivo, questa squadra ha molti giovani: ci vuole tempo. Sapevamo che quest’anno campionato sarebbe stato molto più duro. Dobbiamo continuare a lavorare perché martedì c’è la prima partita di Champions».

Se Claudio Marchisio, uscito per un fastidio all'adduttore, potrà essere della partita verrà stabilito domani, quando verranno valutate le sue condizioni.