Malmö -Juventus: la gara d'andata

La Juventus matematicamente qualificata per gli ottavi di finale ospite il Malmö già aritmeticamente fuori dall’Europa ma fresco della conquista del suo ventiduesimo scudetto in patria. Nella gara d’andata la facile vittoria dei bianconeri è frutto di un primo tempo giocato con grande intensità e nel quale gli ospiti sono riusciti a segnare tutte tre le reti della partita.

La squadra svedese difende con un 5-3-2 piuttosto scolastico e non troppo dinamico nei cambi di posizione. Buona la copertura del campo ma se (come in occasione del primo gol) i bianconeri riescono ad allargare il gioco attraverso il fraseggio e ad imprimere improvvise accelerazioni palla al piede con i centrocampisti, la difesa del Malmö tende ad andare in difficoltà, coprendo maggiormente la zona palla e non gli esterni: Cuadrado libero sulla destra riceve, Alex Sandro partendo da sinistra si trova a battere a rete di testa da pochi passi dalla porta.

In occasione dell’azione che porta al calcio di rigore per la seconda rete, la difesa svedese è invece molto alta e anche in questo caso dimostra poca reattività sull’accelerazione dell’azione bianconera: il perfetto lancio di Danilo pesca Morata che, scattato in posizione regolare, può tranquillamente attaccare lo spazio e giungere in area palla al piede, prima dell’intervento falloso del diretto avversario.

Un baricentro piuttosto basso unito ad una difesa alta, fa si che il Malmö riesca a creare densità nella zona centrale della propria trequarti, ma in Svezia i bianconeri sono stati efficaci a trovare le contromisure. La superiorità tecnica (dimostrata dal maggior numero di dribbling, di verticalizzazioni, di filtranti e di falli subiti) ha decisamente fatto la differenza.