Roma-Juventus, le statistiche

L'Olimpico si conferma ancora una volta terreno minato per la Juventus in Coppa Italia: dopo le sconfitte contro il Napoli in finale due anni fa, dopo il 2-1 con cui la Lazio aveva eliminato i bianconeri nella scorsa stagione, ecco l'1-0 di Gervinho, che manda la Roma in semifinale.

La gara contro i giallorossi non è stata soporifera solo per l'intensità dei duelli a centrocampo, ma ha offerto ben poco in termini di occasioni da rete. In questo senso hanno comunque creato di più i padroni di casa, con 14 conclusioni, solo due delle quali nello specchio della porta. La Juventus invece ha prodotto sei tiri, senza riuscire mai a impegnare De Sanctis. Una sterilità offensiva inconsueta, che trova una spiegazione anche nel modo in cui le squadre hanno occupato il campo: la Roma ha tenuto il baricentro molto alto, rimanendo più corta dei bianconeri, riuscendo il più delle volte a isolare Quagliarella e Giovinco, concedendo pochissimi inserimenti dei centrocampisti e limitando il raggio d'azione di Pirlo.

Alla Juve sono rimasti i cross dalle fasce, che avevano anche portato al gol Peluso in avvio di ripresa. I dubbi sul fatto che il pallone calciato da Isla fosse effettivamente uscito dal campo rimangono, ma non cancellano i meriti della buona prova difensiva offerta dalla squadra di Garcia.

A livello individuale si segnala, tra i bianconeri, la prova di Bonucci in fase di impostazione, con 75 passaggi positivi e 15 lanci effettuati. Numeri simili a quelli di Daniele De Rossi, 76 e 22, che però ha ovviamente agito in una zona di campo più avanzata.

La pochezza delle occasioni create è evidenziata anche dai tentativi dei singoli: nella Roma Gervinho è stato l'autore degli unici due tiri nello specchio, uno decisivo, mentre per la Juve Vidal ha collezionato lo stesso numero di conclusioni, ma entrambe fuori. Poco, davvero poco per le prime due squadre del campionato.