Tre passi verso la storia

E per fortuna che, secondo qualcuno, le squadre che affrontato la Juve non danno il massimo. Il Sassuolo ci mette l'anima, altro che storie, e se la Juve alla fine della partita può festeggiare è solo per un motivo, semplice e lampante, lo stesso per il quale domina in Italia da tre anni a questa parte: perché l'ha meritato. Agli emiliani va l'onore delle armi, per la fierezza con la quale affrontano la gara, giocando alla pari dei campioni d'Italia e cedendo solo nella ripresa alle prodezze degli uomini di Conte che ora, lunedì prossimo contro l'Atalanta, avranno a disposizione il primo match ball per chiudere il discorso scudetto.

La Juve se l'è guadagnato raddrizzando una partita che dopo appena nove minuti si mette malissimo: Zaza entra in area con prepotenza, duella con Ogbonna e scarica un sinistro che trova la fatale deviazione del difensore bianconero e inganna Buffon.

La Juve non si scompone, di tempo per recuperare ce n'è a sufficienza, e inizia a prendere il controllo del gioco. Gli emiliani però, forti del vantaggio, possono giocare di rimessa e la rapidità dei tre attaccanti non è da sottovalutare: Sansone entra in area dalla sinistra e sfiora l'incrocio e dalla parte opposta Floro Flores cerca la fiondata dal limite, impegnando Buffon.

Al 20' arriva la prima conclusione dei bianconeri, ma il destro di Tevez colpisce i tabelloni pubblicitari. Poi è Pogba a provarci dal limite e Pegolo blocca a terra.

Il diluvio che si abbatte su Reggio Emilia non aiuta la precisione delle giocate e il Sassuolo riesce a chiudere gli spazi anche grazie all'ottimo lavoro di Magnanelli, sempre pronto a raddoppiare sugli attaccanti e a impedire l'ultimo passaggio. Quando si affrontano campioni come Tevez però, basta una sola distrazione per venire puniti. E così, quando al 35' il centrocampista neroverde è il leggero ritardo, Marchisio ha lo spazio per servire l'Apache al limite. A quel punto basta alzare la testa e far partire un siluro a fil di palo per trovare il pareggio.

A questo punto sarebbe lecito pensare ad una gara in discesa per la Juve, ma il Sassuolo ha carattere da vendere e giocatori di primo livello, Zaza su tutti. L'attaccante sfonda ancora dalla sinistra e, come nell'occasione del gol, cerca il primo palo. Questa volta però non ci sono deviazioni e a Buffon, al limite, la si fa una volta, non due. Il riflesso del portiere è felino e il pallone finisce in angolo.

La ripresa si apre ancora all'insegna dell'equilibrio e al tentativo di Tevez, neutralizzato da Pegolo, risponde Sansone che spara alto dal limite. Gli emiliani giocano a ritmi altissimi, la Juve è meno frenetica, ma più lucida, pronta a sfruttare la minima incertezza avversaria. Ed è quanto accade poco prima del quarto d'ora, quando Tevez rivitalizza un'azione che sembrava sfumata, rubando palla in scivolata e servendo Pirlo. Il regista vede salire la difesa neroverde mentre Marchisio scatta verso l'area e il pallone che parte dal suo piede è telecomandato. Il Principino non ci pensa due volte, batte al volo di sinistro e fulmina Pegolo.

Di Francesco tenta il tutto per tutto, inserendo Floccari al posto di Ziegler e passando al 4-2-4, ma è l'ingresso di Lichtsteiner a cambiare gli equilibri. Lo svizzero arriva sul fondo che è una bellezza e prima offre a Tevez un pallone d'oro che l'Apache manda a sbattere sulla traversa, poi crossa basso e teso pescando Llorente nell'area piccola. Il navarro arriva sul pallone con tempismo perfetto di tacco chiude la partita.

Prova a riaprirla Floccari, che uncina in area il lancio di Floro Flores e conclude da due passi, ma Buffon è un muro invalicabile. Negli ultimi minuti si rivede in campo Vidal che insieme ai compagni addormenta la gara fino ai tre fischi di Damato. Tre, come i gol segnati questa sera, come le giornate che mancano alla fine del campionato e come i punti che i bianconeri portano a casa da Reggio Emilia. Allo scudetto invece ne mancano due...

SASSUOLO-JUVENTUS 1-3

RETI: Zaza 9 ' pt, Tevez 35' pt, Marchisio 13' st. Llorente 30 st

SASSUOLO Pegolo; Gazzola, Antei, Cannavaro, Longhi; Chibsah (33' st Brighi), Magnanelli, Ziegler (20' st Floccari); Sansone (38' st Masucci), Zaza, Floro Flores. A disposizione: Pomini, Polito, Ariaudo, Mendes, Marrone, Terranova, Pucino, Rosi, Sanabria, Farias, Floccari. Allenatore: Di Francesco

JUVENTUS Buffon; Barzagli, Ogbonna (29' st Bonucci), Chiellini; Isla (18' st Lichtsteiner), Pogba, Pirlo (35' st Vidal), Marchisio, Asamoah; Tevez, Llorente. A disposizione: Storari, Caceres, Peluso, Padoin, Pepe,, Giovinco, Osvaldo, Vucinic, Quagliarella. Allenatore: Conte

ARBITRO: Damato ASSISTENTI: Posado, Vuoto QUARTO UFFICIALE: Padovan ARBITRI D'AREA: Calvarese, Ciampi

AMMONITI: 20' st Ogbonna, 21' st Zaza