UNDER 23 STORICA: conquista LA COPPA ITALIA SERIE C!

Oggi scriviamo la storia un'altra volta. La Juventus Under 23, nella finale di Cesena, vince il suo primo trofeo, al suo secondo anno di storia: la Coppa Italia di Serie C. Un percorso lungo e tortuoso quello di coppa, cominciato lo scorso agosto, e chiuso con l'urlo di gioia di una squadra che ha saputo crescere e soffrire quando necessario, ma soprattutto ha saputo capire i momenti, facendo valere tutte le sue qualità, presentandosi alla finale con maturità e consapevolezza rinnovate. Il 2-1 inflitto alla Ternana a Cesena, firmato Brunori e Rafia, è lo specchio del lavoro di tutta la società, è anche la vittoria di un progetto e di un'idea. La Coppa Italia di Serie C è della Juventus Under 23.

Ed è una vittoria importante anche per l'immediato futuro: il trofeo assicura infatti alla Juventus il diritto di disputare i playoff di Serie C, partendo dal Primo Turno della Fase Nazionale. La gara sarà in casa per i bianconeri, il prossimo  9 luglio, con orario e avversaria da definire in base alle qualificate dopo i primi turni Play Off che si disputeranno i prossimi 1 e 5 luglio. Il 6 si svolgerà il sorteggio per gli accoppiamenti.

Ma torniamo alla partita di Cesena.

BOTTA E RISPOSTA

L'avvicinamento al fischio d'inizio è ovviamente caratterizzato dalle incognite legate alla condizione fisica, ma entrambe le squadre rispondono ai dubbi con la grinta di chi vuole azzannare la partita e ne viene fuori un avvio scoppiettante e che cancella presto lo 0-0. Dopo due buone azioni della Juve, a passare in vantaggio è la Ternana, al 6'. Punizione dal limite trasformata perfettamente da Carlo Mammarella, che con il mancino spedisce la sfera all'incrocio dei pali.

Il gol potrebbe tagliare le gambe, ma i bianconeri partono a testa bassa a caccia dell'immediato pareggio, telecomandati da Mister Pecchia in panchina, costante nell'accompagnare le azioni dei suoi con consigli e indicazioni. Lo sforzo viene premiato all'11'. Brunori mette giù splendidamente il pallone nel cuore dell'area umbra, scambia a tutta velocità con Marchi e viene sgambettato da Russo: calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso Brunori, che è perfetto nell'esecuzione e riporta l'equilibrio al Manuzzi.

RAFIA LETALE

I gol cambiano il parziale, ma non lo svolgimento del match. I ritmi restano alti, con qualche errore da una parte e dell'altra spesso indotto anche dalla pressione avversaria. In mezzo alla battaglia, prima della mezz'ora, spunta il colpo di testa di Paghera, che svetta bene nel cuore dell'area bianconera, ma non inquadra lo specchio. La risposta della Juve arriva al 32' e fa tremare gli avversari. Frabotta interrompe l'azione della Ternana e affida il contropiede a Brunori, intelligentissimo nell'aspettare e poi servire Fagioli: cross in mezzo per Del Sole che, di testa, colpisce la traversa con Iannarilli immobile.

Il conto delle occasioni si arricchisce al 36' con un cross forte e velenoso di Frabotta respinto dal portiere avversario dopo un'inarrestabile azione solitaria di Rafia, cresciuto vistosamente di tono con il passare dei minuti, poi al 40' è la Ternana a spaventare, con una conclusione di prima intenzione con il sinistro a giro di Partipilo che accarezza l'incrocio dei pali. Negli spogliatoi, però, si rientra con la Juve in vantaggio. Splendido lavoro di Marchi spalle alla porta, palla a rimorchio per Brunori e conclusione murata che termina in zona Rafia. Il tunisino non si fa pregare e spara, nella porta rimasta quasi sguarnita, il pallone del raddoppio, premio per un finale di frazione interpretato benissimo dai ragazzi di Mister Pecchia.

NOCCHI SALVA

Dagli spogliatoi la Juve esce con un cambio: c'è Wesley al posto di Del Sole. Proprio il brasiliano, dopo una manciata di minuti, ha l'occasione per il tris. Ancora grande lavoro di Marchi e Brunori, che armano il destro del compagno, che, però, non inquadra lo specchio. I bianconeri continuano a tenere in mano le redini della partita e si rendono pericolosi ancora con Rafia al 55'. Quattro minuti più tardi, spiacevole sensazione di deja-vu, con Mammarella sul pallone per una punizione dal limite. Altra traiettoria indirizzata all'incrocio, ma Nocchi vola e blinda il 2-1. La difesa si fa trovare pronta anche davanti agli altri tentativi avversari, arrivando su tutti i palloni. Al 75', però, su una conclusione scagliata all'improvviso da Salzano serve ancora il tuffo di Nocchi, che risponde presente.

FINO ALLA FINE

Con il passare dei minuti la pressione della Ternana sale e la Juve ha la saggezza di capire che direzione prenderà la gara. Mister Pecchia pesca energie fresche dalla panchina e i ragazzi in campo capiscono il valore di ogni singolo pallone e danno semplicemente tutto. Con l'ordine, quando possibile, con la grinta quando la qualità non basta. Negli occhi e nelle giocate si legge la crescita del gruppo, anche quando i riflettori erano lontani, e il risultato finale è il premio del lavoro. È un trofeo storico. Tinto di bianconero.