Direttamente da Washington, dove la Juventus farà il suo esordio nella FIFA Club World Cup contro l'Al-Ain il 18 giugno alle ore 21:00 (in Italia saranno le 03:00 del 19 giugno), Mister Igor Tudor ha presentato, in conferenza stampa, la sfida che attende i bianconeri.

IDEE CHIARE

«Finalmente si parte! Sarà una bellissima competizione, molto attesa. È il primo Mondiale per Club, c’è una grande voglia di iniziare e c’è grande entusiasmo nel gruppo. Abbiamo lavorato bene e abbiamo voglia di fare bene, quello è certo. Non siamo venuti qui per partecipare. La Juve, quando partecipa, lo fa per vincere. Abbiamo rispetto per tutti, ci sono le migliori squadre del mondo, quindi non sarà facile, ma c’è un solo modo per affrontare questo torneo: ragionare partita per partita. Poi vediamo dove arriveremo».

USA E AVVERSARIE

«Ci siamo allenati per abituarci all’orario della partita. Il caldo? È estate, le regole sono uguali per tutti. Bisogna concentrarsi solo sulle prestazioni e sui compiti da portare a termine per raggiungere i nostri obiettivi. Io credo che la squadra si sia già adattata al clima e al fuso orario. Siamo pronti. Conosco tutte le squadre, le abbiamo analizzate. Alcune vengono da campionati meno conosciuti, ma bisogna rispettare tutti. Noi dobbiamo concentrarci su di noi. Saremo noi a decidere noi il nostro destino».

LA SQUADRA

«Locatelli ha fatto un allenamento con noi, la caviglia gli dà ancora un po’ fastidio, mentre Koopmeiners sta bene, direi che è quasi recuperato. Lui, come Gatti, si stanno allenando bene con la squadra, ed è un bel segnale avere sulla via del rientro due giocatori di questa personalità. Fede leggermente più indietro di Koop, ma sono a buon punto. Titolari? No, ancora no, però stanno meglio e saranno con noi. Rugani ci darà una grossa mano, è un giocatore di valore, si allena bene, ha esperienza e conosce questo club. Sono contento sia qui. Bremer, invece, sarà difficile rivederlo in campo qui, ma ieri ha fatto un allenamento importante per lui, ha iniziato ad andare forte, a giocarsi i duelli. È uno step importante, ora bisogna proseguire senza rischiare niente. È già molto bello vederlo lì insieme a noi».

LA JUVE È CASA

«Sono felice di allenare la Juve, io qui mi sento a casa. Sono conentrato al massimo per fare il mio lavoro nel miglior modo possibile. Dopo aver firmato il rinnovo ero felicissimo, ma la felicità è durata un attimo; un secondo dopo stavo già pensando a cosa fare per vincere la prossima partita. Non si deve mollare mai, non ci si deve mai accontentare né in partita né in allenamento. È il mio modo di vivere lo sport e la vita e cerco di trasmettere questo ai miei giocatori».

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