Le parole di Stefano Braghin, Women's Football Director, al termine della sfida contro il Milan che ha regalato il sesto Scudetto della sua storia alla Juventus Women.
POULE SCUDETTO | JUVENTUS WOMEN-MILAN, LE PAROLE DI BRAGHIN
«Ho portato in conferenza stampa Azzurra Gallo perché è la più giovane della rosa, ha fatto tutto il percorso con noi, ed è il suo primo Scudetto, e rappresenta il fatto che questo è il trionfo di tutti. Dal primo giorno in America si è allenata come se ogni sessione fosse una Finale, e rappresenta tutti coloro che magari si vedono meno, ma sono fondamentali. Inoltre, ha una storia piena di futuro. La sinergia, l’empatia e la tolleranza che questo gruppo ha saputo dimostrare è qualcosa che non si compra: al di là del potenziale singolo, quello che ha determinato tutto è stata la chimica che si è creata. Con una squadra forte si vincono le partite, ma per conquistare i campionati serve di più. Ringrazio il mio staff: Massimiliano Mazzetta, Matilde Malatesta, Raffaella Masciadri, Sergio Vignoni, e tutti coloro che hanno lavorato e lavorano con me. Sono veramente contento, perché questa è una vittoria di cuore e racconta che questo sport sa ancora emozionare. Sapevo che Canzi era un grande professionista, nel corso dei mesi ho scoperto la persona, e saperlo amico è una fortuna. Questo è un ciclo lungo, e unico, di tredici trofei, sei Scudetti in otto anni: è qualcosa che merita il giusto riconoscimento. La nostra filosofia è quella di creare giocatrici e farle crescere, e oggi c’erano tante ragazze che arrivano dal settore giovanile. Non solo: quest’anno la nostra rosa si è arricchita di ragazze da un lato funzionali al nostro progetto, dall’altro che sono state bravissime a capire il posto dove sono arrivate, capendo la Juve. In questo modo, grazie anche al Mister, si è creata una bellissima chimica nel gruppo».