01 giugno 2015
La Champions è il trofeo che ogni tifoso bianconero sogna, più di qualsiasi altro e Claudio Marchisio, che la Juve l'ha nel cuore fin da quando era piccolo, non fa eccezione: «La chiedevo anch'io alla squadra da bambino – ricorda durante la conferenza stampa del Media Day, organizzato allo Stadium in vista della finale di Berlino – Ho visto alzare quella del '96 e purtroppo ho visto perderne altre. Sappiamo quanto desiderio ci sia da parte dei tifosi, ma anche in società. Dobbiamo essere consapevoli che è una finale e che le possibilità di vincere o di perdere sono 50 e 50, ma vogliamo giocarcela, fino alla fine. Abbiamo grande rispetto del Barca, che ha attaccanti fenomenali, capaci di segnare 120 gol. Noi però siamo organizzati, abbiamo un gruppo compatto e un grande cuore e scenderemo in campo giocandocela in modo spensierato, consci delle nostre qualità». «Di sicuro non abbiamo paura di affrontarli – continua Marchisio – in tutti noi c'è felicità, per aver raggiunto un appuntamento tanto importante e c'è la giusta tensione. Se ripensiamo all'inizio di questa stagione, nessuno avrebbe puntato su di noi e invece siamo arrivati fin qui. Quindi ora vivremo con grande serenità i giorni che ci sperano da questa sfida, cercando di preparare al meglio la partita».
